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Senologo

05/06/2018

La senologia è quel ramo della medicina che si incarica nello specifico di studiare le patologie che concernono la mammella. Il termine senologia proviene da “seno”, parola che ormai si usa come sinonimo di mammella (anche se, in anatomia, con “seno” in verità si fa riferimento al solco tra le due mammelle).

Se nel passato la “senologia” era di pertinenza quasi solamente della ginecologia giacché le mammelle erano ritenute organi strettamente femminili (mentre in verità la mammella esiste anche nel maschio, sia pure in forma basilare), con il tempo lo studio del seno nella sua difficoltà e delle sue malattie si è relazionato con una quantità sempre maggiore di rami specialistici, dall’endocrinologia, alla radiologia, all’oncologia, all’anatomia patologica.

Oggi non c’è una specializzazione in “senologia”, ma da quasi 20 anni a questa parte sono molti le prove che sono state realizzate per ottimizzare e rendere ufficiale questo percorso specialistico, attivo precipuamente in ambito oncologico.

Di cosa si incarica il senologo?

Il senologo è quel medico, generalmente specializzato in oncologia, che si incarica nello specifico di studiare le patologie che concernono la mammella, con molta attenzione ai tumori che riguardano questa zona del corpo femminile.

Con la parola “senologo” si indica frequentemente anche il chirurgo specializzato nelle operazioni chirurgiche che concernono il seno.

Quali sono le malattie curate più frequentemente dal senologo?

Le malattie più frequentemente curate dal senologo sono tutte quelle che concernono la mammella (ascessi, cisti, mastiti, processi infiammatori e infettivi di vario tipo), con grande attenzione per le neoplasie mammarie.

Il bisogno di dar vita a un nuovo ramo della medicina che si incarichi nel particolare del seno proviene dalla consapevolezza sempre più grande che il tumore della mammella è una patologia molto comune e tipizzata da alte percentuali di mortalità (è la seconda causa di morte oncologica nelle donne dopo il tumore al polmone) e così complicata da necessitare un approccio multidisciplinare sia al momento della diagnosi (ecografista e radiologo) che in quello della stadiazione (anatomopatologo), sino al momento della scelta terapeutica (oncologo, endocrinologo, chirurgo, radioterapista).

Quali sono i procedimenti più usati dal senologo?

Tra i procedimenti più frequentemente usati dal senologo si trovano:

la visita senologica (anamnesi del paziente; osservazione del seno; palpazione del seno);

analisi strumentali (in base ai casi: ecografia mammaria, mammografia, risonanza magnetica, PEM – ossia una tomografia a emissione di positroni o PET specifica per le mammelle);

test genetici per stimare la potenziale ereditarietà del tumore al seno.

Tra i procedimenti per la cura del cancro al seno più usati dal chirurgo senologo si trovano:

la quadrantectomia (o resezione mammaria)

la mastectomia (espiantazione chirurgica della mammella: può limitarsi alla sola mammella o riguardare i muscoli pettorali e i linfonodi del cavo ascellare).

Quando richiedere una visita con il senologo?

Dopo la maturazione sessuale, le donne dovrebbero farsi visitare da un senologo regolarmente, anche in mancanza di problemi caratteristici o di specifica sintomatologia, per mantenere sotto controllo lo stato di benessere del proprio seno.

Si consiglia di far riferimento al senologo nel caso in cui si ravvisino a carico delle mammelle:

dolore localizzato o esteso

presenza di arrossamenti e/o tumefazioni

noduli palpabili o visibili

cambiamenti del capezzolo (in fuori o in dentro)

perdite da un capezzolo (se la perdita è bilaterale il più delle volte la ragione è ormonale)

alterazioni nella pelle (aspetto a buccia d’arancia localizzato) o della forma del seno.

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