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Pera

01/01/2018

Che cos’è la pera?

Sono i frutti del Pyrus communis, specie che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, originaria del vecchio continente e che viene oggi coltivata sia in Europa che nel nuovo continente.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali della pera?

100 g di pera (buccia esclusa) apportano 35 calorie, il 94% delle quali sotto forma di carboidrati (8,8 g di zuccheri solubili, a 2,56 g di fibra insolubile e 1,29 g di fibre solubile), il 3% sotto forma di lipidi e il 3% come proteine. A questi si aggiungono:

87,4 g di acqua

127 mg di potassio

15 mg di fosforo

11 mg di calcio

7 mg di magnesio

2 mg di sodio

0,3 mg di ferro

0,05 mg di zinco

0,05 mg di rame

4 mg di vitamina C

0,1 g di vitamina B3

0,01 g di vitamina B1

0,03 g di vitamina B2

Fra i fitonutrienti che sono presenti in questo frutti sono invece inclusi gli acidi clorogenico, catechine ed epicatechine, isoramnetina, quercetina, kempferolo, beta-carotene, luteina e zeaxantina, gentisico, siringico, vanillico, idrossicinnamico, cumarico e 5-caffeoilchinico, arbutina, e, nel caso delle varietà a buccia rossastra, antocianine.

La buccia contiene una quantità di composti fenolici 3-4 volte superiore rispetto a quella presente nella polpa e circa la metà delle complessive fibre alimentari che sono assumibili con il frutto.

 

Quando non mangiare la pera?

Attualmente non sono disponibili sufficienti informazioni circa eventuali interferenze tra il suo consumo e l’assunzione di farmaci.

 

Possibili benefici e controindicazioni della pera

E’ rinomate per il buon apporto di fibre associato al loro consumo, per la sua digeribilità e per la scarsa allergenicità ed è consigliata in caso di problemi di costipazione, diarrea, nausea, digestione, spasmi, coliche, problemi al fegato, tumori, febbre e ritenzione idrica.

Questi frutti hanno un altro punto forte, ovvero i loro fitonutrienti dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, la cui assunzione potrebbe aiutare la riduzione del rischio di diverse patologie croniche che hanno alla loro base uno stress ossidativo eccessivo e l’infiammazione cronica (nello specifico il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari). Pare inoltre che il loro consumo aiuti a ridurre il rischio di tumore all’esofago.

 

Stagionalità della pera

In Italia la stagione per reperirle sul mercato inizia ad agosto e termina a maggio.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione equilibrata e sana è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.

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