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Nespola

05/03/2020

Nespola

Che cos’è la nespola?

Si tratta del frutto della Eriobotrya japonica, specie che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Originaria delle foreste pluviali delle aree montuose della Cina sud-orientale, si è poi diffusa in tutto il pianeta.

Quali sono le proprietà nutrizionali della nespola?

100 g di nespole (parte edibile) apportano circa 47 calorie e:

12,14 g di carboidrati

1,70 g di fibra

0,43 g di proteine

0,20 g di lipidi

266 mg di potassio

27 mg di fosforo

16 mg di calcio

13 mg di magnesio

1 mg di sodio

0,28 mg di ferro

0,148 mg di manganese

0,05 mg di zinco

0,04 mg di rame

0,6 µg di selenio

1 mg di vitamina C

0,293 mg di niacina

0,067 mg di tiamina

0,024 mg di riboflavina

0,019 mg di piridossina

14 µg di folati

1.528 UI di vitamina A.

E’ inoltre fonte di flavonoidi, per esempio acido clorogenico, epicatechina, acido cumarico, acido neoclorogenico, acido idrossibenzoico, acido protocatecuico e acido ferulico.

Quando non mangiare la nespola?

Non risultano esservi sue interazioni con farmaci o altre sostanze.

Stagionalità della nespola

In Italia la sua stagione include i mesi di aprile e di maggio.

Possibili benefici e controindicazioni della nespola

Le sue fibre insolubili, in particolare le pectine, possono ridurre l’assorbimento del colesterolo, agire come lassativo e proteggere il colon da eventuali sostanze cancerogene. E’ inoltre un’ottima fonte di vitamina A, che è importante per il mantenimento dell’integrità delle membrane mucose e della pelle. A essa si aggiungano numerosi flavonoidi dal potere antiossidante che – unitamente alla vitamina A – potrebbero contribuire a proteggere dai tumori al polmone e alla cavità orale. Il potassio protegge la salute cardiovascolare, contribuendo al controllo della pressione del sangue e della frequenza cardiaca, il manganese è un cofattore per l’enzima antiossidante superossido dismutasi e il ferro e il rame sono necessari per produrre globuli rossi.

Nella medicina tradizionale sono impiegate anche le sue foglie, con cui in molte parti del mondo vengono preparati degli infusi.

I suoi semi contengono molti alcaloidi tossici (come i glicosidi cianogeni) che possono provocare sintomi gravi e pericolosi (come vomito e difficoltà respiratorie).

Disclaimer

Le informazioni di cui sopra rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Al fine di garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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