Finocchio selvatico

Finocchio selvatico

 

Che cos’è il finocchio selvatico?

Dal nome scientifico Foeniculum vulgare, è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Umbrelliferae. I suoi semi vengono impiegati come spezie.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di semi di finocchio selvatico apportano circa 345 calorie e:

52,29 g di carboidrati

39,8 g di fibre

15,80 g di proteine

14,87 g di lipidi, tra cui: 0,480 g di grassi saturi, 9,910 g di grassi monoinsaturi e 1,690 g di grassi polinsaturi

8,81 g di acqua

135 UI di vitamina A

21,0 mg di vitamina C

6,050 mg di niacina

0,470 mg di vitamina B6

0,408 mg di tiamina

0,353 mg di riboflavina

1.694 mg di potassio

1.196 mg di calcio

88 mg di sodio

18,54 mg di ferro

6,533 mg di manganese

3,70 mg di zinco

487 mg di fosforo

385 mg di magnesio

1,067 mg di rame

I suoi semi sono una fonte di flavonoidi e di numerosi oli essenziali.

 

Quando non mangiare il finocchio selvatico?

La sua assunzione può interagire con l’azione di alcuni antibiotici e di alcuni ormoni. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

 

Stagionalità del finocchio selvatico

I suoi semi sono reperibili sul mercato tutto l’anno.

 

Possibili benefici e controindicazioni

Il consumo dei suoi semi contribuisce a proteggere la salute dallo stress ossidativo fornendo all’organismo minerali, vitamine, flavonoidi e composti volatili dall’azione antiossidante. Si tratta altresì di una fonte di fibre che sono utili per promuovere la regolarità intestinale e che possono contribuire a regolare l’assorbimento sia del colesterolo che degli zuccheri e a ridurre il rischio di cancro al colon. I suoi olii essenziali hanno proprietà digestive e carminative; le vitamine del gruppo B favoriscono il buon funzionamento dell’intero metabolismo; il potassio protegge la salute cardiovascolare; fosforo, calcio e magnesio proteggono ossa e denti; ferro e rame sono coinvolti nel produrre globuli rossi.

Contiene sostanze che, se assunte in dosaggi elevati, possono causare allucinazioni e convulsioni. Inoltre l’elevata concentrazione di composti estrogenici può renderlo sconsigliabile in presenza di masse tumorali la cui crescita potrebbe dipendere dagli estrogeni. Infine, le donne in attesa non dovrebbero consumarne grandi quantità.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate in quest’articolo rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione equilibrata e sana è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Redazione Humanitas Salute: