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Dragoncello

01/01/1970

Dragoncello

 

Che cos’è il dragoncello?

Dal nome scientifico Artemisia dracunculus sativa è un’erba aromatica probabilmente originaria della Siberia e facente parte della famiglia delle Asteraceae.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

Un cucchiaio di foglie di dragoncello essiccate (circa 1,8 g) apporta circa 5 calorie e:

0,41 g di proteine

0,14 g di acqua

0,13 g di lipidi, fra cui 0,034 g di acidi grassi saturi, 0,009 g di acidi grassi monoinsaturi e

0,1 g di fibre

0,9 mg di vitamina C

0,161 mg di niacina

0,043 mg di vitamina B6

0,024 mg di riboflavina

0,005 mg di tiamina

5 µg di folati

1 mg di sodio

54 mg di potassio

21 mg di calcio

6 mg di magnesio

6 mg di fosforo

0,58 mg di ferro

0,143 mg di manganese

0,07 mg di zinco

0,012 mg di rame

0,90 g di carboidrati

0,067 g di acidi grassi polinsaturi

76 UI di vitamina A

 

E’ una fonte di polifenoli mentre il suo olio essenziale è invece una fonte di estragolo.

 

Quando non mangiare il dragoncello?

Non risultano esservi interazioni tra il consumo di dragoncello e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. Nel dubbio è bene chiedere consiglio al proprio medico.

 

Stagionalità del dragoncello

E’ disponibile sul mercato tutto il corso dell’anno.

 

Possibili benefici e controindicazioni

E’ utilizzato in diverse medicine tradizionali come stimolante dell’appetito e rimedio contro flatulenza, anoressia, dispesia e singhiozzo. I suoi infusi vengono invece indicati per combattere l’insonnia e il suo olio essenziale viene impiegato in ambito odontoiatrico come antisettico e anestetico locale.

Ricerche scientifiche suggeriscono che i composti polifenolici in esso presenti aiutino a ridurre il livello di zuccheri nel sangue. Quest’erba è anche una buona fonte di antiossidanti e sembrerebbe agire come un anticoagulante; insieme all’apporto di potassio, queste proprietà lo rendono un potenziale alleato della salute cardiovascolare.

L’olio essenziale di dragoncello può irritare la pelle per la presenza di estragolo. Questa molecola e il suo metabolita potrebbero inoltre causare tumori al fegato. In caso di dubbio è bene chiedere consiglio al proprio curante.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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