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Chirurgo ricostruttivo

01/01/1970

Chirurgo ricostruttivo

 

La chirurgia ricostruttiva è la branca della chirurgia plastica che ha lo scopo di riparare dal punto di vista funzionale i difetti a carico di diversi tessuti dell’organismo (cute, sottocute, muscoli), sia congeniti (cioè presenti sin dalla nascita, come la labioschisi, la palatoschisi, le malformazioni a carico di mammelle o genitali) che acquisiti (postumi di traumi, incidenti, malattie, pregressi interventi chirurgici). Migliorare l’aspetto estetico delle parti del corpo su cui si interviene è invece un obiettivo – seppur importante – secondario, per questa branca della chirurgia plastica.

 

Di cosa si occupa il chirurgo ricostruttivo?

Questo specialista è il medico specializzato in chirurgia plastica che si occupa di riparare dal punto di vista funzionale i difetti a carico di diversi tessuti dell’organismo (cute, sottocute, muscoli) sia congeniti (cioè presenti sin dalla nascita, come la labioschisi, la palatoschisi, le malformazioni a carico di mammelle o genitali), che acquisiti (postumi di traumi, incidenti, malattie, pregressi interventi chirurgici).

 

Quali sono le patologie generalmente trattate dal chirurgo ricostruttivo?

Le patologie più frequentemente trattate dal chirurgo ricostruttivo sono le stesse di quelle trattate dal chirurgo plastico, con l’unica differenza che nella chirurgia ricostruttiva l’obiettivo primario è il recupero della funzionalità del distretto corporeo su cui si va a operare; queste sono:

  • anomalie causate da difetti di nascita (labbro leporino, palatoschisi, dita palmate);
  • aree del corpo danneggiate da interventi chirurgici demolitivi (mastectomie, neoplasie del viso);
  • traumi (fratture del viso, ferite lacero contuse);
  • ustioni gravi

 

Quali sono le procedure maggiormente utilizzate dal chirurgo ricostruttivo?

Le procedure utilizzate dal chirurgo ricostruttivo sono diverse in base alla condizione da trattare. Come per la chirurgia plastica, le tecniche più utilizzate sono rappresentate dagli innesti, dai lembi e dagli impianti:

  • gli innesti sono porzioni di tessuto prelevate da un’area dell’organismo del paziente (per esempio dall’addome) per essere impiantate in un’altra, detta “area ricevente” (per esempio sul braccio);
  • i lembi sono porzioni di tessuto che mantengono una connessione (chiamata “peduncolo”) con l’area donatrice e vengono trasferiti sull’area ricevente che deve necessariamente essere limitrofa all’area donatrice;
  • gli impianti vengono utilizzati per diversi scopi, spesso per il riempimento o la correzione di deformità congenite o acquisite. Gli impianti più conosciuti sono le protesi mammarie, ma esistono materiali simili per polpacci, glutei e zigomi.

Esistono infine delle protesi esterne per la sostituzione di parti di organo: tra le più note quelle per il naso e per l’orecchio.

 

Quando consultare un chirurgo ricostruttivo?

Si consiglia di rivolgersi a un chirurgo plastico nel caso in cui si abbia necessità di riparare difetti congeniti (presenti dalla nascita) o acquisiti (causati da pregressi interventi chirurgici, malattie, traumi o infortuni) e nel caso in cui sia necessario monitorare il decorso post-operatorio.

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