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Salute al maschile

Come si cura il varicocele?

16/11/2020

Il varicocele è una delle patologie dell’apparato riproduttivo maschile più comuni: secondo le ultime stime, infatti, ne soffrirebbe un uomo ogni 8 e riguarderebbe circa il 15% della popolazione maschile adulta. 

Ma quali sono le cause del varicocele, e quali sono gli strumenti per contrastarlo? 

Ne parliamo con il dottor Luciano Negri, andrologo del Fertility Center di Humanitas. 

Che cos’è il varicocele?

Il varicocele è un rigonfiamento anomalo delle vene del testicolo ed è una delle più frequenti patologie a carico dell’apparato riproduttivo maschile. 

Questo rigonfiamento è causato da un reflusso patologico di sangue dalla vena renale sinistra al testicolo. Il reflusso fa aumentare la pressione nelle vene del funicolo spermatico, dilatandole, e fa aumentare la temperatura nella borsa scrotale. 

Una temperatura di poco inferiore a quella interna è fondamentale per il buon funzionamento dei testicoli: per questo si trovano in una sacca esterna all’addome (scroto).

Le grosse varici nello scroto agiscono come un “termosifone” e possono provocare una riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi, con effetti deleteri sulla fertilità maschile. 

Interessa per il 95% dei casi il testicolo sinistro, e insorge prevalentemente durante la pubertà. 

I sintomi del varicocele

Il varicocele è generalmente asintomatico: al massimo si può presentare con un senso di peso nella zona, specialmente a seguito dell’attività fisica.

Oltre a questo, alcuni sintomi plausibili potrebbero essere il dolore al testicolo interessato, un aumento della dilatazione delle vene a livello del testicolo, tanto da risultare palpabili e visibili, e un abbassamento rispetto all’altro testicolo. 

Varicocele: la diagnosi 

Per la diagnosi, è necessaria la visita medica. 

Il medico potrebbe richiedere, se lo ritiene necessario, un’ecografia testicolare con doppler dei vasi spermatici – che consente di definire l’entità del reflusso venoso; è indicato anche uno spermiogramma, per stimare un eventuale deterioramento della fertilità. 

È molto importante diagnosticare precocemente il varicocele, al fine di evitare di compromettere la fertilità e lo stato di salute del testicolo interessato: rispetto a qualche decennio fa, infatti, i giovani tendono a fare figli sempre più tardi, e potrebbero aumentare i problemi. 

Come trattare il varicocele?

Esistono numerose tecniche chirurgiche e radiologiche per correggere il varicocele. 

Attualmente si tende a utilizzare tecniche mini-invasive che rendono l’intervento molto sicuro. Quella adottata in Humanitas consiste in una piccola incisione sub-inguinale dalla quale si esteriorizzano le vene varicose che vengono sclerotizzate per via anterograda (dal basso verso l’alto). 

Questa procedura riduce i rischi di recidiva rispetto alle tecniche classiche, abbrevia notevolmente i tempi operatori (10-15 minuti), di degenza (2 ore) e di recupero fisico (2 giorni per tornare al lavoro, 7 giorni per l’attività fisica pesante). L’intervento non è doloroso e l’anestesia può essere locale o con sedazione profonda.

 

 

 

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