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L’ora solare che non ti aspetti

23/10/2015

L’inverno è alle porte e, come ogni anno, ci accingiamo a vivere il fatidico “cambio dell’ora” che accorcia sensibilmente i nostri pomeriggi. Il 24 ottobre si adegua l’orologio, abbandonando l’ora legale in favore dell’ora solare. Come può il cambiamento di orario incidere sulla nostra psiche? Lo spiega la psicologa Pamela Franchi, Ambulatorio di Psicologia presso Humanitas Mater Domini di Castellanza.

Perdere un’ora di luce può, in effetti, influenzare l’umore: si parla, non a caso, di SAD – seasonal affective disorder – nota anche come depressione stagionale. L’ipotalamo (centro regolatore di umore, appetito e sonno), stimolato dalla luce del sole, può soffrire della scarsa esposizione solare e questo si ripercuote sul nostro comportamento. Questo non significa però arrendersi e rassegnarsi. La nostra psiche, infatti, è una macchina sofisticata in grado di migliorare sensibilmente lo stato di benessere, anche quando siamo sottoposti a cambiamenti inesorabili, come l’arrivo dell’ora solare, afferma la specialista.  

Consigli per sopravvivere all’ora solare

Chi si ferma è perduto – Un utile consiglio è assumere un atteggiamento attivo: la diminuzione delle ore di luce non impedisce di organizzarsi diversamente nell’arco della giornata. I cambiamenti “imposti” possono essere un’opportunità di miglioramento, anche temporaneo, delle abitudini quotidiane, consiglia la psicologa Franchi.
Il cambio d’ora potrebbe, ad esempio, indurci a modificare abitudini di riposo scarso grazie alla possibilità di coricarsi prima, prolungando il sonno, ingrediente importante per l’umore e per la salute.
Anche l’attività fisica si rivela uno strumento di cura  per i disturbi dell’umore: con l’avvento dell’inverno può celarsi l’occasione ideale per decidere di fare del movimento, magari iscrivendosi ad una palestra.

Pensa positivo

Meglio focalizzare l’attenzione sulle possibilità offerte dal cambio di stagione e non solo sulla perdita di luce: banali lavoretti domestici, come il riordino di un armadio, sono attività perfette per godere a pieno del “magico potere del riordino”, come professato nell’omonimo best-seller di Marie Kondo.

Ascoltarsi è già curarsi

“Resettare“, seppur forzatamente, la nostra routine quotidiana è l’occasione per imparare a valutare i nostri bisogni. Per esempio, l’appetito che aumenta o diminuisce in questo periodo, può essere una richiesta di attenzione da parte del nostro corpo, sintomo di un malessere che cerca cura e ascolto.

Sfatiamo, quindi, il mito che attribuisce al cambio dell’ora disturbi del sonno e della concentrazione, incidenti alla guida e sul lavoro, aumento degli attacchi di cuore e incremento dei suicidi.
Viviamo, invece, il cambiamento come la possibilità reale e concreta di stare con noi stessi in un modo nuovo e scopriamo che, anche se qualcosa non va, questa è ”l’ora” per prendersene cura, conclude Pamela Franchi.

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