Tanoressia: quando abbronzarsi è un’ossessione

La tanoressia, neologismo coniato per indicare l’ossessione per l’abbronzatura, sembra essere un fenomeno tutt’altro che in calo. Nonostante gli allarmi costanti e gravi dei dermatologi.

Neri a tutti i costi, fino a far diventare la tintarella una vera e propria ossessione. Gli esperti la definiscono “tanoressia“, neologismo che mette insieme “tan” (abbronzatura) e anoressia, e indica un disturbo dovuto all’errata percezione del proprio corpo.
Il fenomeno è simile a quello degli anoressici, che non si vedono mai abbastanza magri. Chi è colpito dalla “mania” della tanoressia invece non si vede mai “colorito” e arriva a dipendere patologicamente dall’abbronzatura. Ore e ore d’estate sotto il sole, d’inverno nei solarium.
L’identikit della persona che ha fatto dell’abbronzatura una ‘malattia’, sempre secondo gli esperti, è donna, magra, di età tra i 16 e i 40 anni e risiede al nord.
La tanoressia sembra essere tutt’altro che in calo, nonostante gli allarmi dei dermatologi. Inutile dire, infatti, che i tanoressici sono più esposti ai rischi derivanti da un’eccessiva esposizione solare, come la formazione di nei, rughe, ustioni e invecchiamento cutaneo, melanomi. Ma questo, purtroppo, al tanoressico poco importa: per lui, l’esposizione continua al sole diminuisce l’ansia, migliorando l’umore.

In Italia la tanoressia ha connotazioni particolari poiché è diffusa per lo più nel mondo delle palestre e in quello ‘glamour’ della televisione o della moda.
Nelle palestre il culturista è praticamente obbligato ad essere sempre abbronzato per mettere in risalto i muscoli, e purtroppo qualche volta assume anabolizzanti che diminuiscono le difese cutanee ai Raggi Ultravioletti: la conseguenza è che spesso vengono da noi dermatologi giovani che non hanno ancora 30 anni e presentano già uno o più tumori della pelle.
Nel mondo della televisone o della moda il tanoressico è colui che crede di perdere la propria immagine se non è sempre abbronzato. In questo caso, oltre al danno personale, il ‘sempre abbronzato’ diffonde un cattivo esempio attreverso i media. Forse è bene ricordare che le modelle invece, che tengono molto a non invecchiare la propria pelle, non si espongono mai al sole e tanto meno alle lampade. Se proprio devono apparire abbronzate per esigenze di lavoro usano gli autoabbroonzanti.
Negli Stati Uniti l’associazione dei Dermatologi è ancor più preoccupata perchè il concetto ‘scuro è bello’ generato dall’immagine del presidente Barak Obama si sta diffondendo soprattutto tra i giovani. La tanoressia come tutte le dipendenze è difficile da curare e il dermatologo, se lasciato solo, potrà fare troppo poco per arginare questa nuova piaga.

A cura della Redazione

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