Le variazioni del ciclo mestruale possono manifestarsi in svariate forme, influenzando la sua regolarità, la quantità di flusso e il tempo di comparsa. Una delle anomalie più evidenti è l’ipermenorrea, che si caratterizza per un flusso mestruale abbondante.
Quali sono le cause dell’ipermenorrea e cosa fare? Ne parliamo con la dottoressa Rossella Lauletta, ginecologa presso Humanitas Mater Domini e i centri medici Humanitas Medical Care.
Ipermenorrea, quando preoccuparsi?
L’ipermenorrea indica mestruazioni abbondanti, specialmente quando il flusso supera gli 80 millilitri. Questa condizione si differenzia dall’ipomenorrea, che rappresenta un flusso scarso, e dalla metrorragia, che indica un sanguinamento inatteso tra un ciclo e l’altro. Alcune donne possono anche sperimentare dismenorrea, che si manifesta come dolore associato al ciclo.
Un flusso più pesante o di durata maggiore non è automaticamente classificato come menorragico, ma lo diventa quando supera gli 80 millilitri. Un’indicazione pratica di ipermenorrea è la necessità di cambiare tre assorbenti all’ora o la presenza di coaguli.
È essenziale prestare attenzione ai potenziali deficit di ferro in queste situazioni. Molte donne con flusso abbondante possono sviluppare anemia, con livelli emoglobinici ridotti e sintomi come stanchezza e difficoltà di concentrazione.
In questa situazione, è opportuno consultare un ginecologo.
Ipermenorrea: le cause
L’ipermenorrea può avere diverse cause:
- Disfunzioni nell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio che regola il ciclo mestruale, risultando in sanguinamento anomalo.
- Patologie della tiroide.
- Patologie ginecologiche come endometriosi, polipi, miomi e tumori.
- Anche alcune condizioni sistemiche, come i disturbi della coagulazione, possono causare flussi abbondanti.
Alimentazione: cosa mangiare in caso di ipermenorrea?
Quando si soffre di ipermenorrea, l’alimentazione corretta può essere un aiuto concreto.
Oltre alla somministrazione di solfato ferroso per contrastare la carenza di ferro, è importante integrare la dieta con:
- carne rossa
- verdure a foglia verde come la lattuga
- frutta secca, come noci e nocciole
- alimenti ricchi di folati, come verdure a foglia verde, asparagi, carciofi e legumi, e fonti proteiche ricche di ferro (fagioli, lenticchie, ceci, tofu).
L’acido folico è infatti essenziale per l’assimilazione corretta del ferro e si trova anche in noci, pistacchi e nocciole.