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Benessere

Denti, con 3D e nuovi materiali impianto rapido e sicuro

08/12/2014

Non solo trapano e rimuovi-placca. La rivoluzione tecnologica è arrivata da tempo nello studio del dentista. Grazie a strumenti diagnostici sempre più sofisticati e a elaborazione tridimensionali in tempo reale i vantaggi per i denti del paziente sono enormi. Un numero inferiore di sedute per un lavoro “tailor made”, vale a dire su misura della bocca del paziente.

«Oggi disponiamo di opportunità tecnologiche sempre più raffinate che permettono di ottenere impianti e protesi su misura per il paziente – spiega Stefano Rizzi, responsabile della Chirurgia orale e Implantologia del Centro Odontoiatrico di Humanitas –. Rispetto al passato siamo in grado di ridurre i tempi per pianificare un impianto dentale. Se con le precedenti metodiche erano necessarie numerose sedute per l’impronta, che comprendevano la “prova” del tecnico e le numerose correzioni, adesso realizziamo tutto in minore tempo, con una precisione analoga e in alcuni casi superiore al passato grazie alle impronte digitali. Nei casi più semplici, come per la perdita di un singolo dente, tra l’estrazione, l’impianto e la consegna del nuovo dente non passano più di tre ore».

 

L’aiuto per il dentista viene anche dalle elaborazioni in 3D

Quando il lavoro è più complesso e gli impianti più numerosi è necessario prestare maggiore attenzione. «Oggi il dentista è assistito da numerose tecnologie – continua Rizzi – che consentono di realizzare uno sviluppo tridimensionale delle arcate dentali. La scansione intraorale 3D “fotografa” la condizione di ossa, denti e tessuti e con la tecnologia Cad-Cam tutti i dati passano direttamente dal computer al piano di lavoro del tecnico. Inoltre, l’utilizzo della Tac arcata dentaria completa permette un’evoluzione rispetto alle informazioni bidimensionali della semplice ortopantomografia».

Tutto questo si traduce in una maggiore precisione per il lavoro dell’implantologo. «Oggi si interviene mediante mascherine chirurgiche che guidano il lavoro del professionista – continua lo specialista – e consentono di avere informazioni complete che riguardano la lunghezza il diametro e l’angolazione degli impianti».

 

Che cosa chiedere al dentista?

Attenzione, però, tecnologia e velocità di realizzazione troppo spesso diventano un messaggio pubblicitario cui non corrisponde una reale competenza del professionista.

Un esempio per valutare la qualità del dentista? «Dobbiamo diffidare da quanti pubblicizzano la realizzazione di impianti in tempi record o realizzabili indistintamente in tutti i casi e in un’unica seduta, ma poi non pianificano correttamente l’intervento – spiega Rizzi –. Bisogna fare le domande giuste allo specialista. Ad esempio: utilizzerà una Tac? Il paziente, purtroppo, ignora che prima di un impianto complesso, come un “all on four”, vale a dire dieci/dodici elementi dentali avvitati su quattro impianti, una Tac è necessaria per conoscere i volumi ossei a disposizione per realizzare un impianto con un carico adeguato, resistente nel tempo».

Bisogna inoltre diffidare di chi promette che gli impianti dureranno a vita «troppi sono i fattori esterni o legati allo stato di salute del paziente, che possono condizionarne la durata», dice il medico quando in realtà si ritengono già ottimi in media 10/15 anni.

 

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