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Obesity Day, meglio frutta e verdura

09/10/2007

Mangiare sano e muoversi di più sono passi fondamentali per prevenire e combattere l’obesità. Con questo messaggio il Centro Obesità di Humanitas Gavazzeni, diretto dal dott. Alessandro Giovanelli, ha aderito alla settima edizione dell’Obesity Day, la Giornata Nazionale promossa dall’ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) e dedicata alla promozione della salute e alla divulgazione di utili consigli sull’alimentazione.

Mercoledì 10 ottobre 2007 dalle ore 9 alle ore 17 dietisti, psicologi, nutrizionisti, endocrinologi e chirurghi di Humanitas Gavazzeni sono stati a disposizione di tutti gli utenti dell’ospedale presso la reception per offrire un servizio informativo gratuito sulle scelte nutrizionali più valide e sulle regole da seguire per mantenere o ritrovare un corretto peso forma e, di conseguenza, un buono stato di salute. E’ stato anche possibile sottoporsi alla plicometria ed al calcolo dell’Indice di Massa Corporea (BMI). La novità di quest’anno è stata l’istallazione di un distributore automatico di frutta e verdura per promuovere, anche attraverso piccoli gesti quotidiani, uno stile alimentare più sano e corretto. “Il distributore – afferma la dott.ssa Sabrina Oggionni – è uno strumento utile per cambiare le proprie abitudini alimentari anche fuori dai pasti, sostituendo snack e merendine con cibi più sani ma comunque nutritivi”.

Oltre alle indicazioni dietetiche più corrette per offrire un sano supporto al nostro organismo, in questa giornata lo specialista ha risposto alle domande dei cittadini e dato loro consigli circa i diversi interventi chirurgici che possono essere praticati per sconfiggere una malattia, l’obesità, che pregiudica la qualità e la durata della vita di chi ne soffre.

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel mondo gli adulti in sovrappeso (con BMI maggiore uguale a 25) sono più di un miliardo di cui almeno 300 milioni clinicamente obesi. In Italia il tasso di obesità ha subito un incremento del 9% rispetto a cinque anni fa e ora si contano circa 4 milioni e 700 mila persone obese.
“Il paziente deve essere seguito attraverso una cura multidisciplinare, senza dimenticare i risvolti umani e sociali – spiega il dott. Alessandro Giovanelli – ecco perché è necessario che venga seguito da un’équipe multispecialistica e accompagnato passo dopo passo nel mantenimento nel tempo del peso corporeo raggiunto”.

A cura della Redazione

Nella foto, Alessandro Giovanelli, Lilia Bertolani, Roberto Sacco, Gisella Zana e Antonio Corapi del Centro Chirurgia dell’Obesità di Humanitas Gavazzeni

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