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Assorbenti interni, orgoglio e pregiudizio

29/09/2003

Esistono ancora molti pregiudizi intorno al ruolo degli assorbenti interni che creano confusione soprattutto tra le ragazze più giovani.
In realtà, dal punto di vista funzionale, gli assorbenti igienici interni sono efficaci quanto quelli esterni e in più offrono il vantaggio di sentirsi disinvolte e non impacciate anche in “quei giorni” potendosi permettere il costume o l’abbigliamento più aderente.
A patto di conoscerli bene, quindi, possono diventare il miglior alleato delle donne.
Uno dei punti più critici e delicati legati a questi tamponi riguarda la verginità. Parliamone allora con gli specialisti di Humanitas e cerchiamo di porre a lei le domande e i dubbi più frequenti riguardo all’utilizzo degli assorbenti igienici interni.

Sono difficili da inserire?
“Assolutamente no. L’importante è rimanere rilassate (in modo che i muscoli della vagina non si contraggano) e seguire le istruzioni riportate sulla scatola. L’operazione avverrà così in modo semplice e veloce. L’assorbente interno se è inserito nel modo corretto si adatta al corpo. Se, invece, dà fastidio significa che è stato messo male, per cui è meglio toglierlo e inserirne un altro”.

Ogni quanto è consigliabile cambiare il tampone?
“In genere è meglio togliere il tampone ogni due-quattro ore, ma in realtà dipende dalle necessità e dall’abbondanza o meno del ciclo. Per questo è meglio scegliere un tipo di assorbente interno adatto al proprio flusso. In ogni caso è consigliabile non tenere il tampone per più di sei-otto ore perché potrebbe divenire la causa della proliferazione di eventuali batteri e provocare irritazioni. Per questo motivo generalmente l’assorbente interno non viene utilizzato di notte perché ci si dovrebbe alzare per cambiarlo entro al massimo le otto ore. In generale è buona abitudine alternare l’uso di assorbenti interni a quelli esterni, soprattutto di notte o quando si è a casa “

Si possono usare i tamponi se si è ancora vergini?
“Certamente. L’imene, infatti, non viene lacerato dall’inserimento del tampone che passa attraverso la stessa apertura da cui fuoriescono le mestruazioni. In ogni caso, per le più giovani, è consigliabile cominciare con i formati più piccoli. Se ci sono delle difficoltà nell’inserzione non bisogna assolutamente forzare, infatti in alcuni donne l’imene può essere poco elastico o ristretto; in questi casi è meglio consultare lo specialista”.

E’ possibile fare il bagno o la doccia con l’assorbente interno?
“Non esistono controindicazioni all’utilizzo degli assorbenti interni durante il bagno o la doccia. Anzi, molte donne lo inseriscono anche per andare in piscina o al mare per poter nuotare e muoversi con comodità e sicurezza”.

Deve essere tolto quando si va in bagno?
“No, non è necessario, perché il tampone è inserito in vagina mentre l’urina esce dall’uretra, due canali vicini, ma distinti tra loro”.

Può restare bloccato all’interno del corpo?
“E’ impossibile. Dopo l’inserimento il tampone è bloccato e stretto dalle pareti della vagina che lo fermano finché non lo si toglie. Per lo stesso motivo non è neanche possibile che possa uscire da solo. A volte può capitare che sia difficoltosa la sua rimozione perché non si è abbastanza rilassate e la muscolatura della vagina è rigida”. “Qualcuno si domanda se si può rompere il cordino. In realtà sono casi improbabili, soprattutto se si acquistano tamponi di qualità. In ogni caso, è bene rimanere rilassate e non farsi prendere dal panico, mettersi in una posizione accucciata e provare a rimuoverlo raggiungendolo con le dita. Se non si riesce è meglio contattare il proprio medico di fiducia o il pronto soccorso”.

Può favorire la formazione di cisti ovariche?
“Non esiste alcuna evidenza medico-scientifica che colleghi i due avvenimenti e, quindi, alcun motivo per temere che i tamponi causino cisti ovariche o altri disturbi come l’endometriosi”.

Che cosa è la TSS?
“La TSS è la Sindrome da Shock Tossico. Si tratta di una malattia rara, ma grave. E’ causata dalle tossine del batterio Staphylococcus Aureus, che si trova comunemente nel naso e nella vagina. E’ davvero molto rara e una delle concause può essere l’uso dei tamponi interni, per questo è importante conoscerla per poter prendere eventuali provvedimenti.. I segnali di TSS possono essere improvvisa febbre alta (oltre i 39 gradi centigradi), vomito, diarrea, arrossamento cutaneo simile a una bruciatura solare, vertigini, dolori muscolari, svenimenti. Se si pensa di avere uno di questi sintomi, si deve immediatamente togliere l’assorbente interno e rivolgersi ad un medico. Se il tampone viene usato in modo corretto non ci sono rischi! E’ importante, però, ricordare di cambiarlo, non dimenticarlo in vagina e al minimo accenno di irritazione esterna o interna evitarne l’utilizzo e consultare il ginecologo.”

A cura Lucrezia Zaccaria

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