Stai leggendo Facciamo attenzione alle macchie della pelle

Bellezza

Facciamo attenzione alle macchie della pelle

14/04/2006

Prestare attenzione alle macchie della pelle è la raccomandazione arrivata in occasione del recente Skin Cancer Day. Un’intera giornata dedicata alla prevenzione e cura della pelle con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sull’importanza di una diagnosi precoce dei tumori della pelle, in particolare del melanoma, promossa dalle associazioni dei Dermatologi.

Ma perché è tanto importante tenere sotto controllo la salute della propria pelle? Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

Perché è importante prestare attenzione alle macchie della pelle?
Perché i tumori cutanei sono molto frequenti. Ecco, allora, che si deve evitare che piccole macchie innocue come per esempio i nei, si sviluppino in lesioni preoccupanti.
In Italia ogni anno vengono registrati 135 casi ogni 100.000 abitanti, complessivamente oltre 65.000 nuove persone e questo è un dato certamente sottostimato. Il tumore della pelle più pericoloso e aggressivo è il melanoma, di natura maligna, che si diffonde all’interno dell’organismo in modo veloce (metastasi). Inizialmente può essere confuso con un neo perché si presenta in modo del tutto simile o perché può essere dovuto alla trasformazione di un neo preesistente. Il melanoma, però, a differenza di un neo, con il tempo tende ad espandersi modificando notevolmente il proprio aspetto. E’ importante individuarlo nelle prime fasi di sviluppo, quando ancora le cellule maligne non si sono spinte in profondità. una asportazione chirurgica precoce di solito significa guarigione completa.
Altri tumori della pelle che non devono essere sottovalutati sono i carcinomi. Il più frequente è quello detto ‘basocellulare’ o ‘basalioma’, mentre meno frequente è il carcinoma ‘spinocellulare’. Entrambi sono tumori insidiosi perché crescono lentamente e nelle prime fasi di sviluppo si mimetizzano con altre lesioni della pelle. Col tempo, però, crescono, si ulcerano, sanguinano ed invadono i tessuti più profondi. Anche per i carcinomi vale la regola che quanto prima si eliminano quanto è più probabile la guarigione definitiva.

Che consiglio può dare riguardo a questo argomento?
Il mio consiglio è di recarsi dal dermatologo ogni volta che si noti sulla pelle una macchia o lesione sospetta e, comunque, di recarsi in linea generale per un controllo periodico a titolo preventivo almeno una volta all’anno. Questo è importante proprio perché la diagnosi precoce assume un’importanza fondamentale nella prevenzione dei tumori della pelle.

E’ vero che oggi il computer aiuta nella prevenzione dei tumori?
E’ vero, oggi i centri dermatologici più attrezzati dispongono di un particolare microscopio che si appoggia sulla pelle e che trasmette le immagini ingrandite al computer. Il computer le elabora memorizzando i dati come colore, diametro, perimetro, irregolarità. In questo modo diventa facile, da una visita all’altra, capire se una lesione cutanea sta crescendo e, quindi, intervenire per tempo.

E’ vero che questi tumori sono prodotti dai raggi ultravioletti del sole?
I raggi ultravioletti del sole sono senza dubbio gli induttori principali dei tumori cutanei. I raggi UV sono così potenti che riescono a spezzare la catena del DNA nel nucleo della cellula mettendo a rischio il patrimonio genetico. Le raccomandazioni dei dermatologi di mettersi al sole con maglietta, occhiali e cappello sono spesso disattese.

Ma le creme solari non sono una buona protezione?
L’efficacia delle creme solari è parziale e temporanea, ma la cosa peggiore è che ci permettono di stare al sole più a lungo senza scottarci. In questo modo non ci rendiamo conto che stiamo danneggiando le nostre cellule. Le creme solari andrebbero usate occasionalmente, non nei bambini, e, soprattutto, non per stare di più al sole.

Le lampade abbronzanti sono altrettanto pericolose?
Le lampade abbronzanti sono ancora più pericolose del sole perché emettono solo raggi ultravioletti concentrati. Inoltre, vengono utilizzate nei periodo dove la pelle è ‘a riposo’, non abbronzata. Oggi la potenza di alcune lampade abbronzanti è talmente alta che in una sola seduta si può ottenere il cosiddetto effetto ‘bruciato’. I danni per la pelle sono devastanti. Già a 30 anni i cosiddetti ‘lampadati’ possono sviluppare i primi tumori cutanei.

Vi sono novità nel campo del trattamento dei tumori cutanei?
Sì. Da qualche anno si utilizza la Terapia Fotodinamica. Si fa assorbire alle cellule del tumore una sostanza fotoattiva che non può penetrare nelle cellule sane. Con una illuminazione intensa la sostanza fotoattiva sviluppa all’interno della cellula dei radicali dell’ossigeno che intossicano la cellula tumorale che, poi, viene eliminata. E’ una tecnica non chirurgica, molto selettiva, in grado di dare buoni risultati anche di tipo estetico.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita