Le nuove frontiere della chirurgia estetica

Pazienti sempre più numerosi ed esigenti. Crescono in Italia le persone che si sottopongono a lifting a cosce e braccia, alle soluzioni chirurgiche per correggere la ginecomastia, cioè l’ingrandimento delle mammelle nei maschi. Oltre a questi, lipoaspirazione, ingrandimento, riduzione e rimodellamento del seno, per arrivare agli interventi che restituiscono al viso i contorni della gioventù. Oggi è maggiore l’attenzione ai particolari e alla qualità delle cicatrici, con grande spazio lasciato alle colle e all’uso dei nuovi materiali.

Di questi temi si è parlato in “Body contouring-Nuove frontiere chirurgiche”, convegno che si è tenuto il 14 ottobre a Milano, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano, della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica e della Società Lombarda di Chirurgia Plastica.

“Tra gli aspetti messi in luce dalla giornata di lavori – dice Marco Klinger, professore di Chirurgia Plastica all’Università degli Studi di Milano e direttore del corso insieme a Franz Baruffaldi Preis – c’è la forte tendenza verso gli interventi combinati, a tutto vantaggio della silhouette. Tra le tecniche più avanzate della chirurgia plastica c’è il sempre più vasto ed efficace impiego del grasso del paziente, usato anche per rendere più naturali i risultati di un lifting, ricostituendo la tipica rotondità del viso giovane”.
“Per quanto riguarda invece le lipoaspirazioni – conclude il prof. Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica II di Humanitas – le ultime tendenze evidenziano il duplice affermarsi di quelle localizzate accanto, però, a quelle generalizzate, fino a poco tempo fa affrontate raramente”.

A cura della Redazione

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