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Bellezza

Fibromi penduli, senza è meglio

29/07/2004

Delle dimensioni di una capocchia di spillo o grandi anche quanto un cece, i fibromi Penduli si sviluppano in alcune parti del corpo, nei pressi di collo e ascelle che in estate sono più esposte del solito, oltre che nel contorno degli occhi. Non è infrequente vedere individui che ne hanno in gran numero. Non si tratta di forme di natura patologica e tanto meno di nei, quanto piuttosto di indesiderati e antiestetici inquilini. Non sono contagiosi, ma tendono a svilupparsi in alcuni gruppi familiari che dimostrano nei loro confronti una predisposizione genetica. I professionisti di Humanitas ci spiegano la natura, indicando i casi in cui è consigliato toglierli.

Delle sgradevoli escrescenze
I fibromi penduli sono delle formazioni che nascono dal derma, quella parte della pelle situata sotto l’epidermide, e che, anziché crescere al suo interno, si sviluppano verso l’esterno. Possono raggiungere varie grandezze, da pochi millimetri fino al diametro di un centimetro, ed essere così piuttosto evidenti e fastidiosi, anche per le zone del corpo in cui crescono. Quando sono di dimensioni considerevoli, possono pendere verso il basso a causa della forza di gravità da qui il nome di fibromi penduli.

Problemi di famiglia
Normalmente possono iniziare a svilupparsi, sia nell’uomo che nella donna, intorno ai 40 anni, anche se non mancano casi in cui spuntano verso i 20. Il loro manifestarsi è dovuto a una predisposizione genetica, ereditaria quindi, per cui intere famiglie appaiono “affette” dai fibromi penduli. La causa della loro presenza non è assolutamente nota; si sa solo che i fibroblasti, così si chiamano le cellule di cui sono fatti, per errore crescono verso l’esterno.

Innocue presenze
La crescita di fibromi non è segno di alcuna patologia, perché ad essi non corrisponde assolutamente una malattia. Le loro conseguenze sono in primo luogo estetiche, anche perché hanno generalmente un colore più scuro della pelle, che va dal marrone carico al nero. Quelli sporgenti si possono impigliare facilmente nelle catenine o nei colletti, nei reggiseni e negli indumenti in genere e, in questi casi, possono esser causa di disturbi della pelle. Il trauma può causare il distacco parziale del fibroma, con sanguinamento e rischio d’infezione.

Bisogna toglierli?
In generale è consigliabile asportarli man mano che si formano, in modo da tenere in ordine la pelle, ma questo, specie per quelli del collo e delle ascelle, non è indispensabile, anche perché è bene sottolineare che il fibroma pendulo non degenera, non evolve in tumore. È invece fortemente raccomandabile togliere quelli che crescono sulle palpebre in quanto possono anche disturbare la vista.
L’intervento di rimozione è estremamente semplice ed indolore, e si effettua in ambulatorio. Il bisturi, l’elettrocoagulazione o il laser vanno bene e i risultati sono ottimi. In una sola seduta è possibile asportarne parecchi e non hanno la tendenza a dare recidive. Trattandosi di un disturbo puramente estetico il SSN non fornisce i piccoli interventi necessari per la loro eliminazione.

Donne e uomini ugualmente colpiti?
I fibromi penduli si sviluppano con la stessa frequenza sia negli uomini sia nelle donne, almeno fino ai 50 anni circa. Dopo quest’età essi tendono a prevalere nella donna a causa dell’entrata in menopausa. Data la loro natura benigna gli studi al riguardo non sono tanti: si pensa che gli ormoni possano in qualche modo regolarne la crescita. Sebbene i fibromi penduli siano benigni essi rappresentano una causa frequente di accessi d’urgenza al Prontosoccorso: quando si traumatizzano la gente pesa di aver fatto sanguinare un neo e si spaventa.

 

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