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Bellezza

Gambe rosse? Invecchiate? I rimedi giusti per te

30/09/2003

Avere le gambe danneggiate dal sole è un problema. Non solo d’estate, quando il caldo apre i cassetti a gonne corte e shorts e invita a rivelare a tutti lo stati di ginocchia e polpacci. Il problema è più serio. È compromessa la bellezza delle gambe, ma soprattutto i danni causati dai raggi Ultravioletti a lungo andare possono provocare tumori alla pelle.
Esiste anche un’espressione colorita diffusa tra i dermatologi americani, per descrive i danni provocati dall’eccessiva esposizione ai raggi solari. Laggiù si parla di gambe alla texana, o, meglio, di “Texas legs”.
Abbiamo chiesto il perché di questo curioso modo di dire ai professionisti di Humanitas.

“Il Texas è un paese molto soleggiato ed il cielo è quasi sempre solcato da poche nuvole. Le donne hanno generalmente la pelle chiara e predisposta agli arrossamenti, così, indossando le gonne, finiscono con danneggiare la cute delle gambe. Già a 40 anni si notano i primi segni di quello che viene chiamato il fotodanneggiamento cronico. Si tratta di cambiamenti della pelle tutti in negativo: aumentano le macchie scure (le lentiggini) , compaiono cicatrici rotondeggianti bianche, si dilatano i vasi capillari e soprattutto la pelle diviene arida, tende a staccarsi e si fa ruvida al tatto”.

Un vero disastro dal punto di vista estetico e delle relazioni con il proprio partner.

Evidente soprattutto confrontando la parte anteriore della gamba, quella sempre esposta al sole, molto danneggiata e apparentemente vecchia e la parte posteriore visibilmente più giovane. Un problema, però, che non è solo estetico e non riguarda esclusivamente le donne texane, ma qualsiasi donna con un brutto fotoinvecchiamento alle gambe.
Il rischio è che i danni solari a lungo andare portino al tumore della pelle, cioè ai carcinomi o epiteliomi.

Perché le gambe sono così vulnerabili?

Perché la cute, soprattutto in corrispondenza della tibia, è molto sottile e delicata. Inoltre ci si dimentica spesso di proteggere anche le proprie gambe dai raggi solari. Le donne che non vogliono che la propria pelle invecchi anzitempo sotto il sole utilizzano creme proteggenti, cappelli, occhiali scuri, pareo e altro. Espedienti concentrati però soprattutto al volto, al massimo al collo e al decoltè. Eppure anche le gambe sono una parte particolarmente sensibile al sole come le gambe.
Negli ultimi anni infatti è stato segnalato anche in Italia l’aumento dei tumori della zona delle gambe. Questi iniziano con le lesioni chiamate Cheratosi Solari o Attiniche, cioè zone di cute sempre arrossate, desquamanti, pruriginose che se grattate sono facilmente sanguinanti. Dopo qualche anno le Cheratosi evolvono in veri e propri tumori ulceranti.

Quali rimedi ci sono per le “Texas legs”?

Le donne, sentendo la cute delle gambe desquamante e ruvida, fanno ricorso a creme emollienti e a saponi delicati tuttavia con risultati deludenti. Il problema sta infatti nelle cellule danneggiate dal sole che non crescono più bene e che non producono i grassi della pelle. Il sogno è di riavere le gambe come da bambina, da accarezzare e far accarezzare. Il problema va così affrontato alla radice, sottoponendosi a cicli di Terapia Fotodinamica o come si dice adesso di Peeling Fotodinamico. Si tratta di una moderna e selettiva metodica in grado di eliminare le cellule danneggiate dal sole e farle sostituire con cellule nuove. Questa metodica è nata per trattare il volto o il cuoio capelluto dei calvi con fotoinvecchiamento ma si è dimostrata preziosa anche nel trattamento delle gambe.

Che cos’è il Peeling Fotodinamico

In pratica è una metodica non invasiva che prevede l’applicazione di un unguento contenete un farmaco detto “fotodinamico”: Dopo 4 ore si illumina l’area con una luce di particolare intensità. In 15 minuti d’esposizione e sentendo solo calore, il gioco è fatto. Le cellule “sbagliate” sono state eliminate. Se una applicazione non è sufficiente si procede a più applicazioni fino a quando si ottiene il risultato desiderato.

Qual è il risultato?

Dopo un Peeling Fotodinamico la pelle torna morbida, liscia, più chara, con una tramatura più fine. Un grande passo avanti rispetto alle tecniche del passato che utilizzavano il LASER o gli acidi forti, metodiche innaturali, dolorose, non ripetibili e non prive di effetti collaterali come la comparsa macchie e cicatrici. Una volta ‘ringiovanita’ la pelle occorre esporsi al sole con maggior saggezza pur sapendo che oggi esiste una metodica come il Peeling Fotodinamico che ci può togliere dai guai ma è meglio non approfittarne.

A cura di Marco Renato Menga

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