Alimentazione

Vitamina C: i benefici e i cibi in cui si trova

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La vitamina C (o acido ascorbico) è spesso associata agli agrumi, ma questi frutti non sono gli unici alimenti freschi che la contengono.

La vitamina C è una vitamina idrosolubile, non può dunque essere accumulata nell’organismo e la sua assunzione deve avvenire regolarmente tramite l’alimentazione. Oltre a sciogliersi in acqua, questa vitamina è sensibile alle alte temperature, per cui la cottura in acqua ne annulla le proprietà.

Insieme alla dottoressa Martina Gozza, dietista in Humanitas Rozzano, scopriamo a che cosa serve la vitamina C e dove trovarla. 

Vitamina C, a cosa serve

La vitamina C svolge un ruolo importante in molte reazioni metaboliche e nella biosintesi di aminoacidi, ormoni e collagene.

Gli effetti antiossidanti di questa vitamina contribuiscono inoltre a rinforzare il sistema immunitario. La vitamina C aiuta l’organismo nella prevenzione del rischio tumorale, inibendo la produzione di sostanze cancerogene e a neutralizzare i radicali liberi, prodotti di scarto cellulare.

Gli uomini adulti necessitano in media di 75 mg di vitamina C al giorno e le donne di 60 mg al giorno. Durante la gravidanza o l’allattamento, il fabbisogno di vitamina C aumenta.

Dove si trova la vitamina C?

Si dice spesso che le arance siano i frutti più ricchi di vitamina C. Sebbene il contenuto di questa vitamina sia importante, non è l’alimento che ne contiene di più.

Possiedono un’alta concentrazione di vitamina C:

  • peperoni: 100 grammi di peperoni crudi contengono 151 mg di vitamina C;
  • rucola: 100 g di rucola forniscono 110 mg di vitamina C;
  • il kiwi contiene 85 mg di vitamina C ogni 100 g;
  • cavolfiore: 100 g di cavolfiore crudo contengono 59 mg di vitamina C;
  • spinaci: 100 g di spinaci crudi contengono 54 mg di vitamina C;
  • broccoli: 100 g di broccoli crudi contengono 54 mg di vitamina C;
  • limone: 100 g di limone contengono 50 mg di vitamina C;
  • arance: 100 g di arancia bionda contengono 49 mg di vitamina C;
  • il mandarino contiene 42 mg di vitamina C per 100 g;
  • pomodori: 100 g di pomodori crudi da insalata forniscono 21 mg di vitamina C.

Per sfruttare a pieno i benefici della vitamina C, questi alimenti devono essere consumati crudi o poco cotti, nel giro di 3-4 giorni.

La vitamina C aiuta a prevenire raffreddori e influenze?

È opinione comune che la vitamina C sia in grado di curare il raffreddore e l’influenza; tuttavia, non esistono prove scientifiche che dimostrino che la vitamina C abbia proprietà terapeutiche e pertanto non può essere utilizzata per trattare il raffreddore o l’influenza.

La vitamina C può aiutare a ridurre la durata di un raffreddore o di un’influenza grazie alle sue proprietà antiossidanti e immunostimolanti, quindi prevedere nella propria dieta alimenti che la contengono può essere di aiuto.