La candida, in soggetti predisposti, potrebbe essere scatenata da un eccessivo consumo di alimenti che contengono glucidi, cioè zuccheri presenti in alimenti come pasta, pane, dolci, pizza e prodotti da forno, oltre ad alimenti che prevedono l’uso di lieviti, oltre che da alcuni stili di vita come l’abitudine ad usare abiti o biancheria intima aderenti che non favoriscono la traspirazione dei tessuti – spiega la dottoressa Elena Zannoni, responsabile di Chirurgia Conservativa ed Endoscopia di Humanitas Fertility Center. – La candida è un fungo, chiamato Candida Albicans, che vive normalmente nel tratto gastro-intestinale senza sviluppare infezioni e per questo viene definito “commensale”. In presenza di particolari condizioni, la Candida Albicans si trasferisce dall’intestino alla vagina dove sviluppa l’infezione chiamata comunemente candida o candidosi, con sintomi quali intenso prurito e secrezioni odorose e dense. La salute intestinale gioca un ruolo importante nel mantenere basso il rischio che il fungo della candida migri nella vagina e dia vita a quei fastidiosi sintomi che possono essere invece prevenuti cambiando stile di vita e soprattutto il consumo di certi alimenti. Per questo motivo, in particolar modo in presenza di episodi ricorrenti di candida che, in alcuni soggetti possono comparire da una a tre volte l’anno fino ad episodi anche più frequenti, aumentare il consumo giornaliero di frutta e verdura, e ridurre gli alimenti ricchi di zuccheri e lieviti aiuta a contrastare le infezioni da funghi come la candida.