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Lo sai che riposi meglio se vai a dormire presto?

08/04/2016

Se il mattino ha l’oro in bocca è tutto merito del sonno notturno, in particolare di quello che avviene durante la prima fase del sonno che, teoricamente dovrebbe iniziare all’imbrunire, tra le 21 e le 22, e terminare con le prime luci del sole. Visto però che non è sempre possibile andare a dormire così presto, oltre al fatto che con la primavera le giornate si allungano e le ore di luce aumentano, è comunque importante avere almeno 7-9 ore di sonno continuo, e questo significa comunque andare a dormire non oltre le 23. Infatti, questo è il tempo di cui il sonno ha bisogno per compiere i suoi processi di riparazione dell’organismo, proprio come si trattasse di un’auto al pit stop. Durante queste ore di sonno continuano a ripetersi, senza interruzioni, cicli REM e non-REM di circa 90-100 minuti per tutta la durata del sonno – spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. – Di sicuro nella prima parte della notte abbiamo il sonno più ristoratore, quello non-REM, più profondo e in cui le onde cerebrali sono più lente, ma anche quello REM, che aumenta nel corso del sonno, è molto importante in particolare per la circolazione del sangue nel cervello: in questa fase, detta anche sonno paradosso, abbiamo un’attività cerebrale elevata, quella in cui si sogna, e aumenta la circolazione cerebrale. L’alternanza dei cicli REM e non-REM è importantissima perché serve al sonno per portare a compimento tutti i compiti che ha come consolidare i ricordi, prendere importanti decisioni, aumentare la creatività, cancellare le scorie e tossine che il nostro sistema nervoso produce durante le ore di veglia oltre a renderci più forti dal punto di vista fisico grazie alla produzione di ormoni che avvengono proprio durante il sonno.

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