Quando si parla di allergia alla polvere alcune mamme sostengono che mettere i peluche dei bambini nel freezer per una notte aiuti a eliminare gli acari. Vero o falso? Risponde la dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa dell’ospedale Humanitas.

“Vero. Mettere per una notte in freezer gli orsacchiotti di peluche dei bambini allergici alla polvere li libera dagli acari per circa un mese – spiega l’esperta. – Infatti, togliere ai bambini i loro “compagni di giochi” non è la soluzione, così come eliminare i cuscini dal letto o dal divano non lo è per gli adulti perché è sufficiente spruzzare uno spray anti-acari, lasciare agire per qualche ora e poi usarli o sedersi sul divano. Per i più piccoli bisogna prestare particolare attenzione al tessuto con cui sono fatti i peluche dove si annidano grandi quantità di acari che possono scatenare crisi asmatiche o reazioni allergiche. L’allergia agli acari della polvere è una delle forme allergiche più diffuse tra adulti e bambini e si manifesta con diversi sintomi tra cui arrossamento e gonfiore agli occhi, lacrimazione, congestione nasale, gonfiore e irritazione delle vie respiratorie superiori fino a scatenare crisi asmatiche. In casa gli acari si nascondono non solo in cuscini e peluche, ma si trovano anche nella tappezzeria, tende, nel pelo degli animali domestici e nei filtri degli impianti di ventilazione dove si possono accumulare anche sostanze tossiche, muffe e allergeni. Se si è già ricevuta la diagnosi di allergia agli acari della polvere è importante intensificare la frequenza delle pulizie domestiche, evitando di pulire in modo ossessivo la casa, utilizzare eventuali filtri antipolline o l’aspirapolvere con filtri Hepa, e prendere l’abitudine di spolverare con panni umidi per essere sicuri di debellare gli acari della polvere dalla propria abitazione. Se invece compaiono i sintomi ma non è già stata diagnosticata l’allergia agli acari della polvere è importante tenere un rivolgersi all’allergologo o pneumologo e descrivere le giornate e il tipo di ambienti in cui si vive. Lo specialista prescriverà dei test diagnostici, non invasivi e di rapida esecuzione per individuare le sostanze che possono scatenare reazioni allergiche da contatto, da inalazione o alimentari.