La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce, in Italia, oltre tre milioni di persone; si manifesta con chiazze di colore rossastro, spesso ricoperte di squame argentee, che possono provocare prurito. La malattia ha inoltre un impatto psicologico e sociale importante in chi ne soffre.
Ne parliamo con il professor Antonio Costanzo, Responsabile di Dermatologia di Humanitas e docente di Humanitas University.
Come si presenta la psoriasi?
Quando i cheratinociti, le cellule che rappresentano la popolazione maggioritaria nella nostra pelle, si sviluppano in maniera anomala, formando placche di colore rosso rivestite di squame biancastre sulla superficie della cute, ci si trova di fronte alla psoriasi. La psoriasi può presentarsi a qualsiasi età e colpire qualsiasi area corporea, unghie e genitali compresi.
Quali sono le cause?
La psoriasi non ha una sola causa. Fondamentale è la predisposizione individuale allo sviluppo della psoriasi, che può anche avere marca genetica.
Alcuni fattori sono inoltre responsabili dell’insorgere della psoriasi in individui già predisposti. I traumi, quali fratture, interventi chirurgici importanti o incidenti possono favorire il presentarsi della psoriasi, sia per la natura stessa del trauma, sia per lo stress psicologico che ne deriva.
Lo stress, in particolare in soggetti con tendenza alla somatizzazione a livello cutaneo, è infatti uno dei fattori scatenanti più comuni, anche se è bene sottolineare come esso possa mai rappresentare l’unica causa della malattia.
A queste cause si aggiungono le infezioni da streptococco, in grado di peggiorare alcune forme già presenti nell’individuo affetto dal disturbo cutaneo. Queste infezioni provocano una peculiare forma di psoriasi detta guttata. Anche i farmaci della classe dei beta-bloccanti (spesso utilizzati come anti-ipertensivi) possono essere causa di psoriasi o esacerbarla. I trattamenti a base di corticosteroidi sistemici, vanno evitati nel trattamento della psoriasi perché possono scatenare una riacutizzazione alla sospensione.
Le diverse forme della psoriasi
La psoriasi è un disturbo in grado di manifestarsi in numerose forme differenti. Tra le più comuni c’è la forma volgare (o “a placche”), che si sviluppa tramite lesioni a placca ben delimitate e ricoperte da squame argentee. La psoriasi a placche può arrivare a coprire grandi aree corporee o presentarsi in chiazze isolate.
La forma guttata deriva, invece, da infezioni da streptococco. Le lesioni della psoriasi guttata hanno un diametro piccolo, che va da un millimetro a un centimetro, e si distribuiscono principalmente sul tronco, con il tipico aspetto a goccia di pioggia. Nella forma pustolosa piccole vescicole sottocornee desquamano sulle piante dei piedi e sul palmo delle mani. Essa può essere generalizzata, e interessare quindi le intere zone plantari e palmari, o localizzata. Si tratta di una manifestazione rara di psoriasi, ma molto severa.
La psoriasi eritrodermica è una forma particolarmente grave, che interessa l’intera superficie della pelle. Questa forma di psoriasi comporta disequilibrio metabolico e perdita di calore corporeo. Nella forma seborroica si ha una manifestazione del sovrapponibile per certi veri alla dermatite seborroica. Infine la forma amiantacea interessa il cuoio capelluto e si sviluppa principalmente in soggetti di giovane età, formando sulla testa uno strato di squame biancastre.
I trattamenti per la psoriasi
Il trattamento dipende dalla gravità della forma e dal disagio che comporta nel paziente; è bene però rilevare come la psoriasi debba essere tenuta sotto controllo per evitare che il paziente incorra in gravi conseguenze, a carico degli organi interni, con il passare del tempo.
Per la cura della psoriasi sono disponibili farmaci topici per le forme lievi (creme, gel, pomate), fototerapia, e farmaci sistemici per le forme moderate e severe. La terapia topica prevede generalmente prodotti a base di cortisone ed analoghi della vitamina D, oltre ad emollienti per ridurre il prurito. Tra i farmaci sistemici si annoverano la ciclosporina, il metotrexate e l’acitretina. Una grande risorsa è costituita dai cosiddetti farmaci biologici che agiscono selettivamente inibendo l’azione di alcune molecole che inducono la proliferazione delle cellule della pelle e la conseguente infiammazione. Una nuova terapia biologica, da poco disponibile presso il nostro centro, è rappresentata da Risankizumab. Si tratta di un farmaco che agisce inibendo l’interleuchina 23, molecola cardine nel processo infiammatorio della psoriasi. Questo meccanismo d’azione rende Risankizumab un farmaco molto efficace e sicuro, con minimo tasso di effetti collaterali. La terapia prevede una somministrazione ogni 3 mesi, dunque è anche facilmente gestibile per i pazienti.