Smettere di fumare è diventato un gioco. Anzi, un videogioco. La Food and Drug Administration statunitense, il più importante ente americano che si occupa di salute pubblica, ha di recente lanciato un videogame horror per sensibilizzare e terrorizzare al punto giusto i teenager sui pericoli della nicotina. Un’idea originale, forse efficace, che negli Usa sta però facendo discutere schiere di clinici, fra chi ne è entusiasta e chi invece non approva la metodologia certamente non convenzionale. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Licia Vanessa Siracusano, oncologa di Humanitas, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco 2019 che si celebra oggi.
Un videogame per smettere di fumare: è gratuito e già disponibile su Xbox e Pc
Si chiama “One Leaves” ed è già un videogame gratuito disponibile per Xbox e Pc Windows 10. La banalità della trama (un gruppo di personaggi intrappolati in un labirinto pieno di trappole ed enigmi da cui solo uno dei giocatori alla fine potrà salvarsi) non avrebbe di certo contribuito a renderlo popolare. Ma il fatto che a chiederne la produzione sia stata la Food and Drug administration degli Stati Uniti d’America, l’ente che si occupa della regolamentazione di farmaci e alimenti, per convincere gli adolescenti a smettere di fumare, lo ha già reso un caso di cronaca internazionale. Per l’ente statunitense si tratta di un nuovo modo di scoraggiare i giovani all’uso di sostanze dannose come la nicotina e il tabacco o, ancora meglio, a non cominciare affatto con questo vizio, eliminando il problema alla radice.
Gli adolescenti sempre più vittime delle dipendenze
In Italia quasi uno studente delle superiore su quattro fuma: secondo uno studio internazionale pubblicato su Plos One, in Europa dal 1990 a oggi la diffusione del vizio del tabacco fra gli adolescenti è aumentata del 50% nella fascia tra gli 11 e i 15 anni. Un aumento a dir poco drammatico che campagne di sensibilizzazione poco efficaci, come suggeriscono altri studi internazionali, non hanno saputo contrastare. Da qui l’idea di un approccio più originale, come la creazione di un videogioco. L’approccio scelto da “One Leaves” è più intrigante rispetto a tutti i videogiochi “didattici” che lo hanno preceduto: fino alla schermata finale infatti, non è affatto chiaro che si tratta di un gioco educativo e i messaggi che lancia al gamer sono molto più subliminali. Simbolicamente il labirinto rappresenta il vizio del fumo, il fatto che solo un giocatore su quattro può uscirne è un rimando alla statistica secondo cui tre teenager su quattro continuano a fumare anche da adulti e la difficoltà di correre del proprio personaggio all’interno del gioco è correlata ai danni ai polmoni causati dal fumo e così via. Il tutto si svolge in un quarto d’ora. Il trailer è stato curato da un regista vincitore del Leone d’Oro di Venezia, Darren Aronofsky. L’esperimento sociale è in corso. Per giudicare ora non resta che aspettare i risultati.
Smettere di fumare: il programma di screening gratuito in Humanitas
“Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per l’infarto o l’aterosclerosi – ha detto la dottoressa Striuli, spiegando che il programma di screening antifumo di Humanitas SMAC, rivolto ai soggetti sopra i 50 anni, prevede l’esecuzione di alcuni esami tra cui TC coronarica e spirometria, per il rilevamento del rischio cardiovascolare e diagnosi precoce dell’enfisema e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) -. La TAC del torace a basso dosaggio permette di calcolare il grado di calcificazione delle arterie coronariche, che è direttamente proporzionale al rischio di infarto o di stenosi delle coronarie. Con lo screening potremo quindi arrivare anche a una valutazione del rischio cardiovascolare dei partecipanti al programma e, in caso, indirizzarli a controlli cardiologici per la prevenzione oppure a cambiamenti di stili di vita e/o trattamenti con terapie preventive (statine)”. “Con il dosaggio nel sangue di alcune proteine collegate all’infiammazione e con la spirometria, che valuta il funzionamento del polmone, insieme con i dati sulla presenza o meno di quadri di enfisema mostrati dalla TAC, potremo valutare la presenza di BPCO – ha sottolineato anche la dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa del Centro di Medicina Personalizzata Asma e Allergie di Humanitas -, anticipando così il trattamento riducendo la disabilità cronica”.
Come partecipare?
Per essere inseriti nel programma di screening di Humanitas è possibile contattare il numero 02 82247371, compilare il formulario online oppure mandare una mail all’indirizzo smac@humanitas.it.
Per saperne di più sul programma, clicca qui.