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Apparato respiratorio

Incendio a Mortara, i rischi per la salute

07/09/2017

Ieri mattina nella zona industriale di Mortara, in provincia di Pavia, si è sviluppato un incendio di grosse dimensioni in una ditta che si occupa dello smaltimento di rifiuti speciali e in piccola parte pericolosi.

Il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, ha dichiarato che a bruciare sono state anche gomma e plastica e che c’è dunque il rischio che si sviluppi diossina.

Con il contributo della dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa in Humanitas, proviamo a capire a quali rischi può trovarsi esposto l’apparato respiratorio e cosa comporterebbe lo sviluppo della diossina, laddove confermato.

 

I rischi per la salute

“Le sostanze più pericolose per l’apparato respiratorio sono i fumi di zolfo che aumentano i livelli di infiammazione a livello bronchiale e possono causare attacchi asmatici gravi, e gli ossidi di azoto, in grado di penetrare a fondo nel tessuto polmonare causando danni irreversibili. L’inalazione è associata a riacutizzazioni di patologie croniche respiratorie come l’asma bronchiale o la bronchite cronica ostruttiva.

Queste sostanze poi, una volta entrate nell’apparato respiratorio, possono raggiungere il sangue aumentando l’infiammazione di tutto il nostro organismo e indurre, nei soggetti a rischio, malattie cardiovascolari acute come ictus e infarto. Ovviamente la pericolosità di queste sostanze è correlata alla dose con cui veniamo a contatto e con il tempo di esposizione”, spiega la specialista.

 

Che cosa sono le diossine?

Le diossine sono sostanze semivolatili, estremamente resistenti alla degradazione chimica e biologica. Alcune loro caratteristiche le rendono facilmente trasportabili dal vento, con il rischio che contamino luoghi lontani rispetto all’area di emissione. Possono poi accumularsi nei tessuti e negli organi degli uomini e degli animali.

Il Ministero della Salute sottolinea nella pubblicazione “Diossine, Furani e PCB” che “Le diossine possono determinare un inquinamento cronico, pressoché ubiquitario e possono dar luogo a eventi che, con una nuova accezione del termine, potremmo definire emergenze ambientali”.

“Le diossine” – si legge ancora – “sono sottoprodotti indesiderati di una serie di processi chimici e/o di combustione”.

La presenza di diossina, anche in minime concentrazioni, può avere conseguenze sulla salute dell’uomo.
Dagli studi finora condotti e dai dati disponibili emergono i seguenti rischi: riduzione e danneggiamento dei linfociti, le cellule del sistema immunitario che svolgono un importante ruolo di difesa dell’organismo; danni al feto nelle donne in gravidanza e danni a livello del sistema endocrino.

 

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