I benefici dell’attività fisica sono numerosi e specifici per ogni età. Per l’adolescenza ad esempio, tra i vantaggi principali c’è quello di rendere più solido l’apparato scheletrico. Ma forse il vantaggio maggiore è un altro: «Imparare quell’attitudine all’attività fisica che si manterrà per tutta la vita, il pilastro di uno stile di vita sano», ricorda il dottor Piero Volpi responsabile di Ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport dell’ospedale Humanitas.
L’effetto del movimento e dell’attività fisica sulla salute, non solo dello sport, è riconducibile a un miglioramento del benessere cardio-respiratorio e dunque alla prevenzione di patologie come infarto, ictus, ipertensione, diabete, al controllo del peso corporeo e all’incremento della funzionalità ossea. Proprio riguardo la relazione tra movimento fisico e apparato scheletrico si possono distinguere i benefici per le diverse fasce d’età. Se in età avanzata l’esercizio aiuta a migliorare l’equilibrio e prevenire le fratture, durante l’adolescenza aiuta a rinforzare le ossa.
Da sport di carico maggior rischio traumi
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità dai cinque ai diciassette anni sono raccomandati almeno 60 minuti di attività fisica a intensità quanto meno moderata ogni giorno; oltre questa soglia, i benefici per la salute sono ulteriori. Tra gli sport più praticati a questa età, almeno in Italia c’è il calcio che, secondo una recente ricerca della University of Exeter (Regno Unito) sembrerebbe tra gli sport più indicati per la salute delle ossa.
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In uno studio pubblicato su Journal of Bone and Mineral Research il team di ricerca ha messo a confronto il contenuto minerale osseo di 116 ragazzi dai dodici ai quattordici anni di età che praticavano calcio oppure nuoto o ciclismo o nessuno sport. Il miglior risultato è stato riscontrato proprio nei giovani calciatori. «Il calcio è uno sport di carico sugli arti inferiori e rappresenta certamente un buon mezzo per gli adolescenti per “costruire” ossa forti», ricorda il dottor Volpi.
«Non è l’unico – continua – anche il tennis, la pallavolo e il basket possono conferire gli stessi benefici. Sport come il nuoto e il ciclismo non sollecitano allo stesso modo il tessuto osseo che si rafforza grazie alle sollecitazioni meccaniche che riceve. Ma guardiamo anche al rovescio della medaglia: a questi sport è associato un maggior rischio di traumi e di infortuni».
Lo sport scelto deve piacere
Nuoto e ciclismo non vanno per nulla trascurati, anzi: «Il nuoto è lo sport che all’inizio dell’adolescenza rende più armonioso e completo lo sviluppo del ragazzo o della ragazza. Per questo l’ideale sarebbe riuscire a praticare il nuoto assieme a uno sport di carico», sottolinea lo specialista.
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Ma a questa età l’importante è fare sport e fare uno sport che piace: «In questo modo si pratica con maggiore continuità e si può anche pensare a un futuro agonistico. E chi negli anni dell’adolescenza fa sport regolarmente è più probabile che continuerà a farlo anche negli anni a venire. Imparerà quell’attitudine allo sport che gli garantirà una vita attiva anche da adulti: manterrà una certa propensione all’allenamento e sarà in grado di cimentarsi in più sport. E sappiamo che praticare attività fisica con costanza è un ottimo investimento per la prevenzione delle malattie croniche», conclude il dottor Volpi.