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Falò di Ferragosto, il kit in caso di ustioni: garze sterili e gel all’aloe

15/08/2016

Nel rispetto della tradizione in molti sceglieranno di trascorrere il Ferragosto in spiaggia attorno a un falò. Ma basta una distrazione, una mossa avventata che le fiamme o i tizzoni ardenti possono colpire implacabili. Se ci si procura un’ustione cosa bisogna fare? 

La situazione sarà più o meno grave a seconda del grado dell’ustione e dalla superficie corporea interessata. Le ustioni, come è noto, si distinguono in base al grado ovvero in base agli strati di tessuto colpiti. Quelle più lievi sono le ustioni di primo grado che causano semplici eritemi colpendo solo gli strati più superficiali della pelle, mentre quelle di secondo grado interessano anche gli strati più profondi e provocano la formazione di piccole vesciche ripiene di liquido. Quelle di terzo grado coinvolgono infine strati ancora più profondi e sottostanti la cute. Limitiamo le indicazioni per un pronto intervento alle ustioni più lievi. Soprattutto se la situazione è più grave è bene chiamare immediatamente i soccorsi o recarsi al punto di pronto soccorso più vicino. 

Ecco come intervenire in caso di ustione 

«In caso di ustione di primo grado, è utile raffreddare prontamente la parte interessata dall’ustione con acqua corrente fresca per diversi minuti. È importante non ricorrere ai cosiddetti “rimedi della nonna”, ad esempio talco, olio o dentifricio», avverte il professor Antonio Costanzo, direttore dell’unità di Dermatologia dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University. «Il freddo aiuterà a placare il dolore e a limitare l’azione del calore sulla pelle lesionata, i rimedi “fai da te”, invece, non faranno altro che ostacolare il processo di guarigione. In spiaggia, se non si ha accesso a una fonte di acqua corrente, si può versare sulla parte ustionata il contenuto di qualche bottiglia d’acqua».

(Per approfondire leggi qui: Ustioni: fiamme, vapore, detergenti. Cosa fare per un pronto soccorso?)

Dopo di che sarà possibile effettuare una medicazione: «La cosa fondamentale è proteggere la ferita; per far ciò si possono utilizzare delle garze sterili, in particolare quelle che non aderiscono alla ferita, se si ha a disposizione un kit di pronto soccorso. In assenza di garze sterili un tessuto pulito può essere sufficiente per coprire la parte ustionata per un breve periodo».

«Si possono applicare dei prodotti specifici come garze medicate imbevute di sostanze o pomate. È importante portare una crema antibiotica perché il primo rischio è quello infettivo. Tra i prodotti naturali, per le ustioni lievi, sicuramente gel o creme all’aloe possono aiutare a lenire il bruciore. Naturalmente non bisogna esporre la parte al sole nei giorni seguenti il falò!». 

Stesse indicazioni anche in caso di ustione di secondo grado, dopo il lavaggio 

«L’avvertenza, in questo caso, è di non disinfettare o bucare in alcun modo le piccole vesciche che si saranno formate. Di queste si prenderà cura il personale sanitario», conclude il professor Costanzo.

Se le fiamme dovessero colpire i vestiti è bene spegnerle avvolgendo la parte con una coperta e non rimuovere eventuali pezzi di stoffa attaccati alle ferite.

(Per approfondire leggi qui: Ustioni e ferite da taglio: cosa fare?)

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