Stai leggendo Giornata mondiale Ictus, che rapporto c’è con il sovrappeso e l’obesità?

Prevenzione

Giornata mondiale Ictus, che rapporto c’è con il sovrappeso e l’obesità?

29/10/2016

L’aumento di peso è uno dei fattori di rischio di ictus. Tuttavia sovrappeso e obesità giocherebbero un ruolo diverso riguardo ai diversi tipi di ictus. Secondo una nuova ricerca pubblicata su Neurology, rivista scientifica dell’American Academy of Neurology, le donne sovrappeso od obese correrebbero un rischio maggiore di ictus ischemico e uno minore di ictus emorragico. L’imperativo resta dunque quello di perdere peso in eccesso per prevenire l’ictus, lo ricordiamo in occasione del World Stroke Day, la Giornata mondiale contro l’Ictus, oggi 29 ottobre.

L’ictus ischemico rappresenta circa l’85% di tutti i casi di ictus cerebrale ed è caratterizzato dalla chiusura di un’arteria cerebrale che ostacola il normale passaggio del sangue. Nel secondo caso, invece, si verifica un’emorragia cerebrale per via della rottura di un’arteria cerebrale. Ebbene, secondo questo studio, i chili in eccesso sarebbero un fattore di rischio prevalente per l’ictus ischemico, il più frequente.

La conclusione è arrivata dopo aver analizzato i dati di 1,3 milioni di donne nel Regno Unito, di età media pari a 57 anni e seguite per 12 anni. Tra le donne normopeso i casi di ictus ischemico sono stati lo 0,7% mentre quello emorragico lo 0,5%. Tra le donne obese, invece, le percentuali sono state rispettivamente dell’1% e dello 0,4%. Per ogni incremento di 5 unità dell’Indice di massa corporea (rapporto tra peso corporeo e quadrato dell’altezza espressa in metri) il rischio di ictus ischemico cresceva del 21%, mentre quello emorragico diminuiva del 12%.

(Per approfondire leggi qui: Oms, il 90% della popolazione mondiale respira aria inquinata)

«L’ipotesi dello studio è condivisibile», dice la dottoressa Simona Marcheselli, responsabile dell’Unità operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit dell’ospedale Humanitas. «All’eccesso di peso, in particolare all’obesità, sono associati i normali fattori di rischio di ictus ischemico come il diabete e l’ipertensione».

Per ciascuno dei due tipi di ictus c’è dunque qualche fattore di rischio che pesa di più?

«I profili di rischio per l’ictus emorragico e quello ischemico sono diversi, ad esempio l’ipercolesterolemia non sembra correlata in maniera così significativa all’ictus emorragico mentre l’ipocolesterolemia sì. L’ipertensione è invece un fattore di rischio comune».

In un commento allo studio pubblicato sempre su Neurology, si fa notare come il minor rischio di ictus emorragico nelle donne sovrappeso od obese non abbassi comunque le probabilità d’insorgenza di ictus in generale. L’Imc elevato era sempre associato con un rischio maggiore di ictus e per ogni categoria di Imc il rischio di ictus ischemico era maggiore di quello emorragico. Pertanto non si può dire che i chili di troppo siano un fattore di protezione contro l’ictus (emorragico).

Perdere chili di troppo è un consiglio utile per fare prevenzione: «Una dieta equilibrata e l’attività fisica aerobica regolare sono gli strumenti con cui evitare l’aumento di peso o smaltire i chili in eccesso e prevenire così tutte le malattie cardiocerebrovascolari», sottolinea la dottoressa.

Oltre al contrasto della sedentarietà e a una dieta adeguata, ecco cosa fare contro il rischio di ictus:

  • Prevenire o controllare l’ipertensione, il diabete e l’aritmia cardiaca
  • Non fumare
  • Riuscire a gestire lo stress
  • Limitare di molto l’assunzione di alcolici
  • Prevenire la dislipidemia, ovvero mantenere il livello di grassi nel sangue a un livello accettabile.

(Per approfondire leggi qui: Meno fumatori, meno ictus letali?)

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita