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Prevenzione

Mamme che respirano smog, neonati a rischio asma?

01/04/2016

Una gravidanza intossicata dallo smog fa aumentare il rischio di asma per il neonato. Questa la conclusione di uno studio realizzato da un team di scienziati della University of British Columbia (Canada) pubblicato sulla rivista European Respiratory Journal.

Le probabilità che un bambino soffra di asma prima dei 5 anni – dice la ricerca – salgono se la mamma è stata esposta all’inquinamento atmosferico durante i nove mesi di attesa. I ricercatori hanno seguito dalla nascita fino ai 10 anni di età oltre 65mila bambini canadesi. Hanno valutato l’esposizione a sostanze inquinanti tra cui il particolato fine, il monossido d’azoto, il monossido di carbonio, e il rischio di asma per i nascituri. Questo era più alto del 25% se le mamme vivevano nei pressi delle autostrade.

(Per approfondire leggi qui: Smog, Cnr: “In 25 anni raddoppiati casi di disturbi respiratori”)

Dopo aver misurato i tassi di sostanze inquinanti presenti nell’aria, soprattutto diossido d’azoto e monossido di carbonio, due marcatori dell’inquinamento atmosferico associato al traffico cittadino, il team ha concluso che è potenzialmente pericolosa anche l’esposizione a un livello di sostanze inquinanti relativamente basso.

Inquinamento e asma, un fattore di rischio per il nascituro

«Che l’inquinamento influisca sullo scatenamento e sull’amplificazione delle manifestazioni cliniche dell’asma è da tempo fuori discussione – sottolinea il dottor Lamberto Maggi, responsabile dell’Unità Operativa di Pneumologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo –. I dati di questa nuova ricerca, pubblicati su un’autorevole rivista, sembrano suggerire che l’inquinamento ambientale possa addirittura condizionare in fase di sviluppo prenatale la predisposizione allo sviluppo della malattia asmatica dopo la nascita».

(Per approfondire leggi qui: Smog, donne in gravidanza a rischio di parto prematuro?)

A conclusioni analoghe era giunta una ricerca presentata alla conferenza del 2014 dell’American Thoracic Society. Secondo lo studio, l’esposizione all’inquinamento di donne incinte, al secondo trimestre di gravidanza, rappresentava un fattore di rischio di asma per i bambini. Lo studio però era stato realizzato su un campione più ridotto (430 bambini seguiti fino ai 7 anni) e aveva considerato diverse fonti di sostanze inquinanti: dai gas di scarico delle automobili a quelli degli impianti industriali.

«Ovviamente ci vorranno ulteriori conferme – conclude il dottor Maggi –, ma tutto converge a farci mantenere un alto livello di attenzione per il nostro ambiente: si aprono infatti nuovi scenari che spingono a puntare sempre più l’attenzione sull’influenza che un ambiente inquinato può avere sull’aumento e sull’aggravamento dell’asma e di alcune altre patologie respiratorie».

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