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Smog, Cnr: “In 25 anni raddoppiati casi di disturbi respiratori”

04/01/2016

In 25 anni sono aumentati i casi di asma, broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco) e rinite allergica. A dirlo è il Cnr che ha osservato la diffusione di queste malattie dell’apparato respiratorio nella popolazione generale dal 1985 al 2011. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Respiratory Medicine.

I ricercatori del Cnr di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di Biomedicina e immunologia molecolare di Palermo e le università di Pisa e Verona, hanno raccolto i dati relativi a tre campioni di persone residenti a Pisa monitorati rispettivamente tra il 1985-88, tra il 1991-93 e tra il 2009-11. I risultati hanno mostrato un aumento generalizzato della prevalenza delle malattie respiratorie: nel caso di attacchi d’asma, Bpco e rinite allergica, i tassi sono quasi raddoppiati.

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Confermati i risultati di studi nazionali ed esteri sulle malattie respiratorie

In particolare gli attacchi d’asma sono aumentati dal 3,4% al 7,2%, la prevalenza della rinite allergica è salita dal 16,2% al 37,4%, mentre per quanto riguarda la Bpco l’incremento è stato dal 2,1% al 6,8%. I dati sono in linea con quelli di studi nazionali e internazionali. Per l’asma, sebbene l’incremento sia lieve (dal 6,7 al 7,8%), il dato è comunque coerente con quanto registrato negli Stati Uniti.

(Per approfondire leggi qui: L’aria che respiriamo è inquinata e fa male ad arterie, cervello e cuore)

Ma quali sono le cause di questo incremento? I ricercatori hanno associato alle malattie respiratorie diversi fattori: oltre al fumo di sigaretta e all’esposizione al lavoro, anche il cosiddetto “fattore urbano” è stato associato ai sintomi e alle diagnosi di asma e Bpco. Il peso del “fattore urbano” conferma quanto sostenuto dall’American Thoracic Society che ha correlato lo sviluppo di Bpco allo smog, dunque all’inquinamento atmosferico, ma anche a quello indoor.

Anche lo smog tra i fattori associati all’aumento delle malattie respiratorie

Come sottolinea uno dei ricercatori, i soggetti residenti in città, rispetto a quanti risiedono in zone suburbane, sono esposti a un rischio maggiore del 19% di rinite allergica, del 14% di tosse, del 30% di espettorato e del 54% di Bpco.

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Secondo Giovanni Viegi dell’Ibim-Cnr di Palermo, l’incremento dell’impatto delle malattie respiratorie sulla popolazione suggerisce di prestare ancora maggior attenzione agli sviluppi e alle cause di disturbi così comuni, di ampliare le conoscenze sui fattori (allergeni, inquinanti atmosferici…) potenzialmente associati a tale aumento.

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