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Prevenzione

World cancer day: 4 falsi miti da sfatare

03/02/2014

Si celebra martedì 4 febbraio la Giornata mondiale contro il cancro. Un’occasione importante per fare chiarezza intorno a una patologia certamente complessa ma che troppo soffre di cattiva informazione. Circolano tanti falsi miti sul cancro e sfatarli è proprio il tema attorno cui è incentrato il World Cancer Day 2014. La giornata mondiale contro il cancro è organizzata dalla Union for International Cancer Control (UICC), un’organizzazione non governativa che comprende oltre 760 organizzazioni appartenenti a 155 Paesi.

Non occorre parlare di cancro: falso. La malattia può essere un argomento delicato, ma poterne parlare apertamente è importante. Una diagnosi di cancro può cambiare la vita ed essere vissuta come un trauma; tristezza, rabbia, ansia e solitudine sono solo alcuni dei sentimenti più comuni. Confidarsi con il partner, in famiglia, con gli amici o con i colleghi può alleviare queste sensazioni. In alcuni contesti poi il cancro è un taboo e i pazienti oncologici sono vittime di discriminazione, per questo motivo molti di loro non ammettono di essere ammalati. Contrastare le barriere culturali intorno alla malattia e favorire una corretta informazione è fondamentale per sensibilizzare alla prevenzione e impedire il perpetuarsi di falsi miti e convinzioni.

Il cancro non ha segni e sintomi: falso. Molti tipi di cancro si manifestano con segni e sintomi e la diagnosi precoce ha benefici indiscutibili. La consapevolezza è il primo passo verso una diagnosi precoce e a parte alcuni casi, i tumori in stadio iniziale sono più trattabili di quelli in fase avanzata. Il mondo della ricerca sta lavorando nel tentativo di incrementare e migliorare la possibilità di diagnosi precoce.

Non si può fare nulla contro il cancro: falso. Lo stile di vita di ciascuno influenza profondamente la salute e la qualità della vita. Politiche e programmi che promuovono uno stile di vita sano sono fondamentali per ridurre il rischio tumorale. L’abuso di alcol, una dieta scorretta, il vizio del fumo e una vita poco attiva sono solo alcuni esempi di comuni fattori di rischio.

Essere curati non è un diritto: falso. Tutti hanno diritto ad accedere alle cure e ai servizi in egual misura e a parità di condizioni. Esistono ancora troppe disparità tra i Paesi cosiddetti sviluppati e quelli in via di sviluppo.

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