Due nuove diagnosi di melanoma su 10 interessano giovanissimi e giovani adulti. Degli oltre 2mila nuovi casi di questo tumore della pelle piuttosto aggressivo il 20% riguarda persone tra i 15 e i 39 anni. L’Aiom, Associazione italiana di Oncologia medica, scende nuovamente in campo per la “Lotta al melanoma”: prevenire questa neoplasia è possibile informando l’opinione pubblica sui rischi che si corrono adottando comportamenti scorretti, primo fra tutti un’esposizione scriteriata al sole.
I dati parlano chiaro. Il melanoma colpisce persone sempre più giovani e in dieci anni, in Italia, il numero di diagnosi è raddoppiato: nel 2015 sono stati stimati 11mila e 300 casi a fronte di meno di 6mila casi del 2004. Da allora la tendenza è stata al rialzo: 7mila nel 2010 e 11mila nel 2014. A confermare quest’incremento i dati dei ricoveri ospedalieri per questa malattia. Il maggior incremento dei tassi di ospedalizzazione in 8 anni (tra il 2001 e il 2008) si è registrato negli over 81, nei pazienti fra 61 e 70 anni e proprio fra i 31-40enni (+17%).
(Per approfondire leggi qui: Vacanza: mare, sole e… dolore all’orecchio!)
Un noto fattore di rischio per l’insorgenza del melanoma è l’azione dei raggi ultravioletti. Per questo motivo è bene sensibilizzare tutti a una corretta esposizione al sole: abbronzarsi sì, ma con criterio. Queste abitudini vanno apprese sin dall’infanzia perché, ricorda l’Aiom, le scottature solari gravi che si manifestano a questa età possono aumentare il rischio.
No a docce e lettini solari
Alla vigilia dei primi weekend sulle spiagge assolate, ecco i consigli del professor Antonio Costanzo, responsabile della Dermatologia dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University, per prendere il sole in totale sicurezza:
- Sotto il sole è bene proteggersi con indumenti adeguati
- Evitare le ore centrali della giornata, quelle più calde, tra le 11 e le 16
- Per la protezione con le creme solari è importante ricordarsi di acquistare il prodotto con il fattore di protezione adatto alla propria pelle; di applicare le creme più volte, indicativamente ogni due ore, in particolare dopo aver fatto un bagno e dopo la doccia, e di farlo in maniera omogenea per coprire tutta la pelle scoperta. Ma attenzione: non bisogna illudersi di essere completamente protetti dall’azione dei raggi UV. Le creme solari non sono un “lasciapassare” per stare troppo a lungo sotto il sole
- Non ricorrere all’abbronzatura artificiale di lampade, lettini e docce solari
(Per approfondire leggi qui: Lampade e lettini, con la pelle più chiara sale il rischio di melanoma)
- Eseguire una volta l’anno un semplice esame della pelle: la diagnosi precoce di melanoma assicura percentuali di guarigione superiori al 90%
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