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Pneumologia

Bronchiolite: quali sono i sintomi e perché colpisce i neonati

15/11/2023

Durante l’inverno, in particolare, i bambini possono ammalarsi spesso e avere tosse, mal di gola e febbre. Una delle principali preoccupazioni per i neonati e i bambini più piccoli è la bronchiolite, un’infezione che colpisce il sistema respiratorio e che può essere molto rischiosa.

Quali sono i sintomi? Ne parliamo con il dottor Claudio Corradi, pneumologo specialista in pneumologia pediatrica presso gli ambulatori Humanitas Medical Care

Virus respiratorio sinciziale, la causa della bronchiolite

La bronchiolite è un’infiammazione che colpisce principalmente i bambini sotto i due anni. È causata prevalentemente dal virus respiratorio sinciziale, che in molti casi provoca solo sintomi di raffreddore, ma in alcune situazioni può portare a problemi respiratori seri, necessitando di ricovero ospedaliero.

In genere i neonati e i bambini nati prematuramente, che non hanno completato lo sviluppo delle vie aeree o che presentano altre condizioni mediche, hanno una probabilità più alta di contrarre la bronchiolite (nei neonati, l’apnea potrebbe essere il primo segno di bronchiolite). Tuttavia, sono principalmente i bambini con una reattività bronchiale elevata, spesso discendenti da genitori asmatici, che, pur essendo in buona salute, possono manifestare la bronchiolite in forma acuta.

Bronchiolite: i sintomi

I segni iniziali della bronchiolite possono essere associati a quelli di un normale raffreddore, tra cui:

Con il passare dei giorni, la tosse può intensificarsi e la respirazione diventare più affannosa e sonora: non è raro percepire dei “sibili” ascoltando la respirazione del bambino. 

Nei casi più gravi di bronchiolite, si possono notare:

  • movimenti oscillatori dell’addome
  • depressioni tra le costole o nella zona giugulare (come se la pelle venisse risucchiata nelle aree circostanti le costole e la parte inferiore della gola)
  • dilatazione delle narici 
  • rumori simili a grugniti.

Man mano che la patologia si aggrava, può manifestarsi ipossia (ridotti livelli di ossigeno nel sangue) e cianosi, che si riconosce da un colorito bluastro visibile su:

  • unghie
  • lobi delle orecchie
  • punta del naso
  • labbra
  • lingua
  • all’interno delle guance.

Un bambino che emette grugniti, appare esausto, interrompe la respirazione o mostra segni di cianosi deve ricevere assistenza medica urgente. Nei casi più critici, il bambino potrebbe infatti non riuscire a respirare autonomamente.

Bronchiolite nei neonati

La vulnerabilità dei bambini piccoli è dovuta alle dimensioni ridotte delle vie respiratorie, alla loro immunità ancora in sviluppo e alla natura della parete bronchiale, che può ostruirsi facilmente.

Bronchiolite: cosa fare?

Durante i mesi invernali, i bambini sotto l’anno con difficoltà respiratorie, e che magari presentano tosse, respiro sibilante e difficoltà ad alimentarsi, potrebbero soffrire di bronchiolite. L’analisi dei tamponi naso-faringei può confermare la presenza di specifici virus, inclusi VRS, Adenovirus e Virus para-influenzali.

In caso di grave difficoltà respiratoria o se il bambino è particolarmente pallido e sudato, le labbra tendono a un colore bluastro, è fondamentale chiamare immediatamente i soccorsi.

Il trattamento principale è l’ossigenoterapia ad alti flussi, spesso accompagnata da antipiretici e lavaggi nasali per aiutare la respirazione del bambino.

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