Chi soffre di cefalea, più di altri può soffrire di mal di testa da aereo, meglio definito come cefalea attribuita a viaggio aereo. Si tratta di una forma di cefalea, di forte intensità e di breve durata, che si sviluppa durante i viaggi in aereo, più forte nelle fasi di decollo e atterraggio – spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. – Assumere un analgesico circa un’ora prima del viaggio aiuta a ridurre l’intensità del dolore e in alcuni casi ne evita anche la comparsa. Tra gli analgesici si possono usare gli antinfiammatori come Naprossene o Ibuprofene, il Paracetamolo e anche i Triptani (analgesici utilizzati nell’emicrania). La cefalea da aereo è dovuta ad una variazione della pressione barometrica a livello dei seni paranasali che si presenta con caratteristiche specifiche:
- Localizzazione a destra o sinistra;
- Localizzazione prevalente in regione orbitaria e frontale;
- A stilettate o trafittiva o talvolta pulsante.
Il dolore non è associato a vomito, disturbo alla luce e disturbo ai rumori.