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Lo sai che la prostata ingrossata può dare bruciore a urinare?

01/05/2017

Quando la prostata aumenta di volume e si ingrossa, alcuni uomini possono avvertire bruciore a urinare. Il bruciore è uno dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna definiti “irritativi” che possono manifestarsi a carico dell’apparato urinario, cioè vescica, uretra, e che talvolta si accompagnano anche a febbre e dolore a livello renale – spiega il dottor Alberto Saita, urologo dell’ospedale Humanitas. – Questa situazione, dovuta principalmente all’occlusione del canale uretrale e alla difficoltà della vescica di svuotarsi a causa dell’aumento di volume della prostata, potrebbe danneggiare i reni determinando un idronefrosi, cioè un ristagno di urina anche a livello renale. I sintomi secondari all’ipertrofia prostatica sono quindi di tipo irritativo e ostruttivo, ovvero stimolo frequente ad urinare sia di giorno che di notte a causa del ristagno urinario in vescica, un getto urinario meno vigoroso del normale dovuto all’occlusione dell’uretra a causa dell’ipertrofia prostatica, devono indurre il paziente a rivolgersi al medico. In genere però l’ipertrofia prostatica benigna evolve in maniera lenta e può manifestarsi con sintomi diversi in ogni paziente: nella fase iniziale, il paziente potrebbe vedere il getto urinario che rallenta a causa dell’aumento del volume della prostata; in seguito, potrebbe sentire il bisogno frequente di alzarsi di notte o interrompere il proprio lavoro durante il giorno per andare al bagno perché la prostata ingrossata impedisce alla vescica di svuotarsi completamente e quindi vi resta un residuo di urina. Anche se il paziente arriva spesso in ambulatorio convinto di dover essere operato per la presenza di una prostata ingrossata, tuttavia non sempre l’ipertrofia prostatica benigna richiede l’intervento chirurgico perché il volume della prostata, che normalmente è di circa 20 grammi ma può ingrossarsi fino a dieci volte più del volume normale, non è il solo parametro che viene valutato. Infatti, è la gravità dei sintomi ostruttivi e irritativi, e non il volume della prostata, a dare l’indicazione all’intervento, a cui il paziente arriva dopo il fallimento della terapia medica con farmaci specifici quali la finasteride o la dutasteride oppure fitoterapici a base di Serenoa Repens abitualmente in associazione agli alfalitici.

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