Stai leggendo Gravidanza, contro l’insonnia passeggiate, bagni rilassanti e niente caffeina

Gravidanza

Gravidanza, contro l’insonnia passeggiate, bagni rilassanti e niente caffeina

14/02/2018

In gravidanza dormire può risultare difficoltoso. Nel corso dei nove mesi di attesa, per vari motivi, la futura mamma potrebbe non riposare in maniera ottimale: «Un lieto evento come la gravidanza può comportare alcuni disturbi da affrontare periodicamente come l’insonnia. Questa è una condizione di per sé fastidiosa nella vita quotidiana che può sorgere o accentuarsi durante la gestazione, quando le condizioni psicofisiche della donna sono particolari», aggiunge il dottor Valeriano Genovese, ginecologo di Humanitas San Pio X.

 

Perché può sorgere

La fisiologia della donna cambia a partire dalle prime settimane di gravidanza e può contribuire all’insorgenza dell’insonnia: «Tra le sue cause – spiega lo specialista – ci sono quelle di tipo fisiologico che riguardano i cambiamenti a cui va incontro il corpo della donna, dalla tensione mammaria all’aumento di peso. Oltre a queste ci sono anche cause di tipo emotivo come lo stress e l’ansia che ostacolano il rilassamento e naturalmente quelle ormonali, soprattutto nei primi giorni della gravidanza con il rilascio di progesterone, ormone fondamentale per la corretta crescita del feto».

L’insonnia è un disturbo del sonno che impedisce agli individui di godere di un sonno ristoratore sebbene ne abbiano l’esigenza: «Tra i sintomi principali ci sono l’irritabilità, la stanchezza e la sonnolenza diurna. In gravidanza tende a manifestarsi nel primo e nel terzo trimestre per via delle variazioni ormonali dell’organismo mentre nel secondo trimestre, con la la gestazione che si stabilizza, possono essere l’ansia e lo stress a pregiudicare il sonno», ricorda lo specialista.

Tanti altri disturbi, di entità variabile, con cui la donna può avere a che fare nei nove mesi di attesa possono favorire l’insonnia: «La stanchezza e la spossatezza, l’aumento della temperatura corporea, i disturbi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo o la stipsi possono ostacolare un buon riposo notturno».

I rimedi

Per cercare di dormire bene la notte si può correggere lo stile di vita ma anche ricorrere all’assunzione di medicinali o di prodotti naturali: «In primo luogo è fondamentale evitare, per quanto possibile, lo stress. È utile inoltre non assumere caffeina e fare delle passeggiate come attività fisica regolare ogni giorno, mantenere una dieta sana e leggera per non scatenare o accentuare i disturbi gastrointestinali, evitare la sedentarietà, fare un bagno rilassante e non concedersi la pennichella pomeridiana se questa va a pregiudicare il riposo serale».

«Tra i rimedi ci sono poi i farmaci contro l’insonnia, da assumere sempre sotto il controllo del ginecologo, gli integratori di melatonina, disponibili in gocce o in pillole, se non controindicati fino ai prodotti naturali a base di camomilla, valeriana, gelsomino e melissa, sicuri per il feto», conclude il dottor Genovese.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita