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Benessere

Mal di testa, durante il ciclo si possono controllare gli attacchi?

22/08/2017

Il mal di testa è un sintomo che può accompagnare periodicamente la vita di una donna. Se gli attacchi arrivano puntuali pochi giorni prima le mestruazioni, e anche durante i giorni con le perdite di sangue, ecco che la donna soffre di emicrania catameniale o mal di testa da ciclo. In che modo si possono controllare le crisi e dunque prevenire questo disturbo? L’abbiamo chiesto al dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.

L’insieme delle variazioni fisiche e psichiche che caratterizzano il periodo precedente le mestruazioni viene chiamato sindrome premestruale. Tra i sintomi che la caratterizzano, e che si avvertono nel corso dei mesi, con regolarità, c’è anche il mal di testa, assieme ai dolori addominali o a un maggior senso di fatica, tra gli altri.

(Per approfondire leggi qui: Sindrome premestruale, i cibi per ridurre ritenzione idrica e sbalzi d’umore)

L’insieme delle variazioni ormonali durante il ciclo, con il calo degli estrogeni, contribuisce all’insorgenza di questa forma di mal di testa che può interferire pesantemente con la qualità di vita della donna. Come riferisce l’American Headache Society il mal di testa da ciclo è presente nel 60% circa di donne che soffrono di emicrania.

Le due terapie

Tendenzialmente sono due i giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni e tre i giorni con le mestruazioni a essere segnati dal mal di testa. Tenere un diario per valutare l’andamento del mal di testa in corrispondenza del ciclo mestruale può aiutare a definire gli aspetti del disturbo, come suggeriscono diversi esperti, dal National Health Service inglese alla stessa American Headache Society.

«La terapia della cefalea da ciclo – spiega il dottor Tullo – si basa su due gruppi di farmaci: la terapia sintomatica che cura l’attacco già iniziato e la terapia preventiva che tende a prevenire gli attacchi».

«Per la terapia sintomatica si possono utilizzare: il paracetamolo, gli antinfiammatori non steroidei (es.: ibuprofene, indometacina, ketoprofene, naprossene, nimesulide) e i triptani che agiscono sulla serotonina e che spesso sono molto efficaci per la loro efficacia e rapidità d’azione».

Il magnesio

«Per la terapia preventiva si può utilizzare il pidolato di magnesio da una settimana prima del ciclo e fino al termine delle mestruazioni. Il magnesio è un minerale essenziale per il funzionamento dell’organismo che migliora la trasmissione degli impulsi nervosi, la contrazione muscolare e l’umore. Inoltre, in taluni casi, si può anche utilizzare a scopo preventivo un analgesico della famiglia dei triptani da qualche giorno prima dell’inizio delle mestruazioni e per 4-5 giorni. Se la cefalea è molto intensa e invalidante è opportuno fare una visita neurologica in un centro cefalee per valutare tutte le altre possibili strategie terapeutiche», conclude lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Come riconoscere il mal di testa cronico?)

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