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Benessere

Emorroidi, quali rimedi per il disturbo-tabù?

12/01/2016

Emorroidi, come curarle e guarirne? Interessano quasi un italiano su 10, colpendo indifferentemente uomini e donne, e la percentuale sale di molto dopo i 50 anni, superati i quali è un italiano su 3 che soffre o ha sofferto di emorroidi, con uguale distribuzione tra i due sessi.

Per non parlare delle donne in dolce attesa, nelle quali il disturbo spesso si presenta, soprattutto negli ultimi mesi di gestazione, anche quando non ne avevano mai sofferto prima (secondo le statistiche a soffrirne sarebbe circa il 40% delle gestanti). Di emorroidi si parla dunque ancora poco, perché sono considerate un tabù anche se, dati alla mano, sono un problema più diffuso di quanto si creda.

(Per approfondire leggi qui: Emorroidi, attenzione all’alimentazione)

Che cosa sono le emorroidi?

L’abbiamo chiesto al dottor Stefano Bona, responsabile della Sezione di Chirurgia Generale e Day Surgery dell’ospedale Humanitas: «Le emorroidi sono una normale formazione anatomica del canale anale: si tratta di cuscinetti di tessuto morbido vascolare che assolvono a diverse funzioni, come il mantenimento della continenza. In condizioni normali la loro presenza non viene avvertita, mentre diventano fastidiose quando si gonfiano eccessivamente e provocano disturbi quali prolasso (cioè fuoriuscita delle emorroidi dal canale anale, ad esempio sotto sforzo), prurito, bruciore, dolore o sanguinamento. Le emorroidi possono andare incontro a complicazioni come la trombosi, che consiste in una coagulazione di sangue al loro interno che causa una crisi infiammatoria acuta molto dolorosa». 

(Per approfondire leggi qui: Emorroidi, ragadi e polipi: cosa hanno in comune?)

Emorroidi, come può essere evitato l’intervento chirurgico

Per quanto concerne i trattamenti per le emorrodi esistono farmaci che possono essere assunti per via orale (fleboprotettori) o da applicare localmente sotto forma di pomate, supposte e microclisteri, che possono alleviare i sintomi. «Un corretto stile di vita e l’utilizzo di farmaci appositi – spiega il dottor Bona – consentono a volte di limitare l’aggravarsi del disturbo e di rimandare il momento in cui sarà necessario intervenire chirurgicamente».

In particolare «il trattamento chirurgico per le emorroidi rappresenta il più grande tabù che riguarda questa patologia – precisa l’esperto. Spesso infatti i pazienti tardano a rivolgersi allo specialista per timore che venga proposto un intervento. Eppure oggi la soluzione chirurgica si avvale di tecniche molto meno invasive rispetto al passato che prevedono un decorso postoperatorio meno impegnativo in termini di dolore e fastidio, e un recupero decisamente più rapido rispetto all’intervento tradizionale».

 

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