Stai leggendo Atrio destro

Anatomia

Atrio destro

02/06/2018

Il cuore è diviso in quattro parti, o camere, ognuna con funzioni differenti. L’atrio destro è addetto alla ricezione del sangue che richiede ossigenazione, proveniente dalle vene cave superiore ed inferiore. La valvola tricuspide lo mette in comunicazione con il ventricolo relativo, quello destro.

Che cos’è l’atrio destro?

Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.

Gli atri sono le due cavità superiori del cuore, separate tra loro dal setto interatriale. Sul setto si trova la cosiddetta fossa ovale: è il punto in cui subito dopo la nascita è avvenuta la chiusura del foro (foro di Botallo) che permetteva al sangue del feto di miscelarsi bypassando la circolazione polmonare. Durante la vita fetale, infatti, i polmoni non vengono utilizzati, poiché il nascituro riceve ossigeno e nutrienti direttamente dalla madre mediante la placenta.

I due atri, destro e sinistro, non sono simmetrici, ma differiscono per posizione, grandezza e conformazione. Comunicano con i corrispondenti ventricoli, posti subito al di sotto per mezzo di un passaggio dove una valvola evita che il sangue torni indietro.

A cosa serve l’atrio destro?

Il cuore è il muscolo che permette la circolazione del sangue e, di conseguenza, l’afflusso dell’ossigeno proveniente dai polmoni verso tutti gli organi ed i tessuti del corpo. Allo stesso tempo determina il processo contrario, ovvero il ritorno del sangue carico di anidride carbonica, che necessita di essere pulito, verso i polmoni.

Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo, verso le cellule, attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore dalle vene.

L’atrio destro è la prima “stazione” di arrivo del sangue venoso, sangue privo di ossigeno, prelevato dalle cellule, ma carico di anidride carbonica. Il sangue non ossigenato passa quindi dall’atrio al ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide (formata da tre lembi): questa permette che il sangue non torni indietro, ma che venga spinto nell’arteria polmonare e arrivi ai due polmoni dove si arricchisce nuovamente di ossigeno. Altre valvole controllano il flusso in entrata negli atri, non permettendo che il sangue torni indietro.

Nell’atrio destro è anche presente il nodo atrioventricolare, da cui partono gli impulsi elettrici che coordinano il battito del cuore.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita