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Mirtilli rossi

01/01/1970

Mirtilli rossi

Che cosa sono i mirtilli rossi?

Sono i frutti di piante del genere Vaccinium, appartenenti alla famiglia delle Ericaeae. Sono attualmente diffusi nel Nord dell’America, dell’Europa e dell’Asia.

Quali sono le proprietà nutrizionali dei mirtilli rossi?

100 g di mirtilli rossi apportano 46 calorie sotto forma di:

12,2 g di carboidrati

0,4 g di proteine

0,13 g di lipidi.

Inoltre 100 g di mirtilli rossi contengono all’incirca:

4,6 g di fibre

85 mg di potassio

13 mg di fosforo

8 mg di calcio

6 mg di magnesio

2 mg di sodio

0,36 mg di manganese

0,25 mg di ferro

0,10 mg di zinco

0,06 mg di rame

0,1 µg di selenio

13,3 mg di vitamina C

1,2 mg di vitamina E

0,3 mg di acido pantotenico

0,1 mg di niacina

0,06 mg di piridossina

0,02 mg di riboflavina

5,1 µg di vitamina K

1 µg di folati

60 UI di vitamina A.

Sono inoltre ricchi di fitonutrienti: beta-carotene, criptoxantina, proantocianidine, antocianine, flavonoidi zeaxantina, acidi fenolici e triterpenoidi.

Quando non mangiare i mirtilli rossi?

Possono interferire con l’azione del warfarin e dei farmaci metabolizzati dal citocromo P450 2C9 (CYP2C9).

Stagionalità dei mirtilli rossi

Raggiungono il picco massimo di presenza sul mercato tra i mesi di ottobre e dicembre.

Possibili benefici e controindicazioni dei mirtilli rossi

Sono noti soprattutto per la loro capacità di combattere le infezioni delle vie urinarie e pare che, con meccanismi del tutto analoghi, proteggano anche lo stomaco dalle ulcere. Esercitano altresì un’attività antinfiammatoria sia a livello del sistema cardiovascolare che dell’apparato digerente. Nello specifico, è stata rilevata un’associazione tra il loro consumo ed una riduzione del rischio di infiammazioni al ccuore, allo stomaco ed ai vasi sanguigni.

Ricerche più recenti suggeriscono che i mirtilli rossi possano contribuire a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare quello buono. Altre ricerche preliminari fanno ipotizzare benefici in caso di ictus, per le difese immunitarie, per salute orale e nella prevenzione del cancro.

Sono una fonte di ossalati, molecole che possono promuovere la formazione di calcoli. Tuttavia i dati attualmente a disposizione sull’associazione tra loro consumo e calcolosi rena ancora confusi.

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non possono sostituire in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi al consulto del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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