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Benessere

Artrosi del pollice, non solo bisturi

29/12/2014

Afferrare una maniglia o aprire la portiera dell’auto diventa un problema? Quando si cerca di afferrare qualcosa sopraggiunge un forte dolore al pollice che, con il passare del tempo, ne limita la funzionalità e lo svolgimento delle più semplici attività quotidiane?

Si tratta di rizoartrosi (o Artrosi del pollice), ossia una degenerazione dell’articolazione della base del pollice che crea numerose limitazioni nella vita di tutti i giorni.

Ne parliamo con Monica Seves, fisioterapista dedicata del Centro di Chirurgia della Mano di Humanitas Mater Domini.

Che cosa fare per risolvere questa malattia? È la chirurgia la sola strada da percorrere?

«Non sempre le malattie che colpiscono le mani trovano nella chirurgia l’unico rimedio possibile. Vi sono molte condizioni per le quali l’intervento chirurgico rappresenta solo l’ultimo gesto. La rizoartrosi è una delle malattie che ben si prestano a questo tipo di approccio. La figura del “fisioterapista della mano” è dunque molto importante per il trattamento di questo tipo di malattie. Affianca il paziente durante tutto il suo iter terapeutico, che inizia con una prima visita con il chirurgo della mano e si conclude solo a guarigione compiuta, qualunque sia stato il percorso di cura, chirurgico e no», spiega Monica Seves.

Il trattamento riabilitativo si compone di diverse fasi, dalla realizzazione di tutori su misura e il conseguente insegnamento al loro corretto uso, fino alla spiegazione di esercizi fisioterapici o della cosiddetta “Economia Articolare».

Che cosa sono i tutori e a cosa servono?

«Il Fisioterapista della Mano confeziona direttamente sulla mano del paziente un tutore semirigido, leggero, resistente e traspirante, da indossare la notte (una sorta di guanto che si mette e si toglie, chiuso con dei semplici velcri). L’obiettivo è quello di “mettere a riposo” un’articolazione molto complessa, fragile e sovraccaricata dal lavoro manuale, come se si volesse “darle la carica” per il giorno seguente. Durante il giorno, invece, il paziente indossa un piccolo tutore funzionale in neoprene (lo stesso materiale di cui sono fatte le mute dei sub), studiato e confezionato su misura. Quest’ultimo presidio consente di svolgere le normali attività quotidiane senza alcuna limitazione. Scopo del tutore è quello di sostenere l’articolazione “malata”, spostando il carico sulle articolazioni immediatamente a monte e a valle».

Economia articolare: quali sono i trucchi salva dolore?

«Accanto al trattamento con tutori, il Fisioterapista della Mano insegna al paziente alcune nozioni di “Economia Articolare”, ossia “trucchi” che si possono mettere in atto per svolgere le proprie attività quotidiane, limitando il sovraccarico del pollice. Nel corso delle sedute vengono suggerite semplici accortezze per compiere nel modo più adeguato sia gesti comuni, come scrivere, aprire un barattolo o girare una chiave, sia quelli potenzialmente più “difficili”».

Si può guarire dalla rizoartrosi?

«Non si può guarire definitivamente. Con un corretto approccio diagnostico, una buona consulenza riabilitativa e l’uso corretto di tutori, si possono però ottenere buoni risultati, riducendo il dolore e migliorando la funzionalità».

 

Commento a cura di Monica Seves

Fisioterapista, Centro di Chirurgia della Mano

Humanitas Mater Domini

Fisioterapia, Centro di Chirurgia della Mano in Humanitas Mater Domini

 

 

 

 

 

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