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Alimentazione

Natale: qualche idea per il menu delle feste

18/12/2020

Il Natale di quest’anno sarà ancora diverso rispetto al solito. I pranzi e le cene potrebbero essere tra pochi intimi.

Con l’aiuto della dottoressa Francesca Albani, dietista di Humanitas San Pio X, vediamo qualche idea per il menu delle feste, per portare a tavola piatti ricchi di gusto ma senza dimenticare la salute.

La dieta mediterranea come toccasana per il sistema immunitario

«Il nostro modello dietetico mediterraneo fornisce un apporto ottimale di tutti i nutrienti che possono giocare un ruolo fondamentale nell’aumentare le nostre difese immunitarie. Possiamo aiutare il nostro sistema immunitario attraverso l’assunzione di nutrienti specifici, come per esempio alcune vitamine (A, C, E e D), alcuni micronutrienti (zinco e selenio) e i probiotici. La dieta mediterranea è infatti caratterizzata dall’abbondanza di alimenti vegetali (pane, pasta, verdure, legumi, frutta e frutti secchi, olio di oliva), un moderato consumo di pesce, di carne bianca, di latticini e uova, moderate quantità di carne rossa e modesto consumo di vino durante i pasti», spiega la dottoressa Albani.

Ingredienti freschi e di qualità e attenzione alle abbuffate

I consigli per il menu delle feste sono in particolare due: scegliere alimenti freschi e di qualità da usare nelle proprie ricette, e preferire piccoli assaggi di tutto alle abbuffate.

La preparazione degli alimenti è molto importante: meglio non eccedere con i condimenti, con i grassi e con gli zuccheri semplici. Eviteremo in questo modo di rallentare e affaticare la digestione e aumentare ulteriormente l’apporto calorico.

Gli antipasti

Per cominciare, consigliamo un antipasto a base di carpaccio di pesce, magari arricchito con chicchi di melagrana, da accompagnare a verdure in pinzimonio o verdure grigliate

Oltre che essere sempre apprezzate, le verdure aiutano il senso di sazietà e dunque sono l’ideale a inizio pasto.

A chi ama salumi e formaggi, suggeriamo di non esagerare e di puntare su prodotti di qualità; «via libera per esempio a grana e parmigiano, un tipo di formaggio ricco di sali minerali e calcio, da abbinare magari a fichi secchi o frutta secca a guscio, a hummus di ceci o di cannellini o a un formaggio fermentato (skyr), da degustare con un bel pinzimonio», continua la dottoressa.

Primo e secondo

Per quanto riguarda il primo piatto, è preferibile che sia semplice, evitando quindi quelli eccessivamente conditi e ricchi di grassi animali, che rallenterebbero ancor più la digestione.  

Qualche esempio? Meglio optare per una pasta o un risotto preparati con verdure o con pesce oppure una zuppa di legumi, arricchita con crostini o in abbinamento a gamberi e capesante.

Anche per il secondo piatto, è bene preferire la semplicità, preparando un arrosto o del pesce al forno, magari con un contorno di verdure.

Non dimenticatevi di prestare attenzione al pane perché gonfia e rischia di togliere spazio a piatti più gustosi e magari ricchi in nutrienti.

Dolci e alcolici

«Un buon panettone con canditi e uvette o un dolce della tradizione locale sono meglio di dolci pesanti con creme, mascarpone e panna. Se si vuole arricchire il momento del dolce, si può servire insieme a un bel cesto di mandarini e frutta secca a guscio non conservata.

Attenzione a non esagerare con gli alcolici: accompagniamo il pranzo con acqua, beviamo un solo bicchiere di vino, meglio se rosso, durante il pasto», conclude la dottoressa Albani.  

 

 

 

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