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Terapia del dolore, quando assumere gli integratori?

03/04/2017

Un paziente affetto da dolore cronico deve prestare molta attenzione al proprio stile di vita. Alimentazione e integrazione, attività fisica e controllo del peso corporeo sono gli aspetti su cui intervenire: «È compito del medico definire una sorta di ricetta sartoriale che promuova uno stile di vita corretto, finalizzato a prevenire la comparsa del dolore, ridurre luso di farmaci e la comparsa di effetti collaterali ad essi associati», ricorda il dottor Fabio Intelligente, anestesista coordinatore del Servizio di Terapia Antalgica per il Dolore Cronico dellunità di Anestesia e day hospital chirurgico dell’ospedale Humanitas.

Al di là dal possibile effetto analgesico dei singoli alimenti, è fondamentale seguire una dieta equilibrata e varia, come ad esempio quella mediterranea, senza trascurare l’attività fisica regolare. In questo modo sarà più facile gestire il proprio peso corporeo: «Anche in terapia antalgica aggiunge lo specialista il sovrappeso non è un buon alleato, perché la porzione grassa in eccesso si correla allinnesco di processi infiammatori e a un peggioramento nel controllo del dolore».

Se la dieta svolge un ruolo preventivo e protettivo per il dolore cronico, che ruolo riveste invece la supplementazione?

Ogni organismo umano può essere paragonato a un motore, «un motore che per funzionare in maniera ottimale, oltre ad aver bisogno di manutenzione, può avvalersi di specifici additivi e solventi che formano la miscela ideale di carburante per quel singolo motore nellottica di ciò che chiamiamo precision medicine», sottolinea l’esperto. Il dottor Intelligente è uno degli autori di una ricerca pubblicata lo scorso anno su Journal of Pain Research in cui è sottolineato il ruolo dello stile di vita e il potenziale beneficio che deriva dall’includere la nutrizione nella terapia del dolore all’interno della cosiddetta medicina di precisione.

(Per approfondire leggi qui: Dolore cronico, quali benefici da omega 3 e vitamina D?)

Quando ricorrere invece all’integrazione? «Gli integratori vengono assunti per fornire un principio attivo disponibile nellalimentazione ma non in quantità sufficiente per spiegare il suo effetto. Pensiamo ad esempio alla curcuma: inserirla nella dieta è utilissimo, ma per il trattamento del dolore nellartrosi, ad esempio, potrebbe servire una quantità tale che l’alimentazione da sola non riesce a fornire. Ecco che allora è bene ricorrere agli integratori».

Il nuovo “Spuntino con…” su terapia del dolore e alimentazione

Come per la dieta, anche per gli integratori «è proibito il fai da te conclude il dottor Intelligente ; gli alimenti e gli integratori specifici vanno assunti con raziocinio, allinterno di un più ampio programma di gestione della salute del singolo paziente».

(Per approfondire leggi qui: Dolore cronico, 5 consigli per gestirlo al meglio)

Per approfondire le relazione tra controllo del dolore e stile di vita partecipa alla diretta Facebook della nuova puntata di “Spuntino con…” il prossimo lunedì 10 aprile alle 10.30. In diretta sul canale di Marco Bianchi, e in compagnia dello chef della salute e divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi, ci sarà il dottor Intelligente. Lo specialista risponderà alle domande che gli utenti porranno in tempo reale.

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