Quando si parla di perdita dell’udito, alcuni credono che il diabete possa essere tra le cause. Vero o falso? Risponde il dottor Luca Malvezzi, otorinolaringoiatra e specialista in chirurgia cervico facciale dell’ospedale Humanitas.
“Vero. La perdita uditiva, chiamata anche ipoacusia, è una delle numerose complicanze del diabete – spiega l’esperto –. Nei diabetici, che secondo uno studio dell’Istituto di Sanità americano (NHI) hanno un rischio doppio di ipoacusia rispetto alle persone sane, la perdita di udito si riferisce particolarmente alla capacità di percepire le alte frequenze. La prevenzione passa certamente attraverso il controllo dei valori di glicemia, gestione farmacologica del diabete, corretta alimentazione ed esercizio fisico. In particolare, l’esercizio fisico è importante perché favorisce la circolazione e ossigenazione del sangue, la metabolizzazione di zuccheri e lipidi riducendone l’accumulo nel sangue e aiutando così a controllare il rischio di trombosi che, per il circolo ematico dell’orecchio sarebbe drammatico. Infatti, se un vaso si chiude, il gruppo di cellule a cui porta ossigeno muoiono e non vengono più sostituite, determinando così un danno permanente dell’udito. In generale, e non solo per i diabeti, una dieta ricca di folati e sali di acido folico ha dimomstrato avere un’azione protettiva per l’udito; pertanto, sulla tavola non dovrebbero mai mancare uova, cereali integrali, legumi, spinaci, broccoli e insalata a foglia larga, ovvero alimenti che contribuirebbero a mantenere bassi i livelli ematici di omocisteina, un metabolita della coagulazione correlato all’aumentato rischio tromboembolico.”