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Ciclo mestruale irregolare: colpa dell’attività fisica?

29/02/2016

L’eccesso di attività fisica nelle donne può causare alterazioni del ciclo mestruale. Questo può diventare irregolare o addirittura “saltare”. A illustrare la relazione fra attività fisica e salute riproduttiva al femminile è il professor Andrea Lania, responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Ospedale Humanitas e docente di Endocrinologia presso Humanitas University.

«Se l’attività sportiva è particolarmente intensa il ciclo mestruale può andare incontro a delle modificazioni: il ciclo può diventare irregolare, ma può anche insorgere amenorrea, ovvero la mancanza di mestruazioni», spiega lo specialista. «Un’attività sportiva troppo intensa e costante può infatti influenzare la funzione delle due ghiandole (ipotalamo ed ipofisi) che regolano la funzione ovarica. Tali alterazioni influiscono negativamente sulla secrezione di quegli ormoni coinvolti nella regolazione della funzione ovarica. La carenza di estrogeni che ne consegue (definita tecnicamente ipogonadismo) può associarsi a ritardato sviluppo puberale, assenza di ovulazione, infertilità».

(Per approfondire leggi qui: Il ciclo è irregolare? Scopri cosa fare)

A che età le donne sono più esposte a questo rischio?

«A tutte le età, ma in particolare durante l’adolescenza, quando il sistema endocrino è ancora in fase di maturazione e dunque può andare incontro più facilmente a disordini, e da giovani adulte. Tra le discipline più “rischiose” c’è la danza classica: le ballerine professioniste, oltre a sottoporsi a una preparazione fisica molto intensa, spesso presentano un basso peso corporeo, altra condizione che può determinare alterazioni del ciclo mestruale». 

«Dall’agonismo – sottolinea l’esperto – oltre all’intensità dell’esercizio fisico, arriva anche un altro fattore di rischio per il sistema endocrino, ovvero lo stress associato alle competizioni».

Quali sono i rimedi possibili con cui recuperare la regolarità del ciclo mestruale?

«Basterebbe ridurre l’intensità dell’attività fisica per ristabilire la normale ciclicità mestruale, anche per evitare ricadute nel lungo periodo. La carenza di estrogeni ha ricadute negative, ad esempio, sullo stato di salute dell’osso».

(Per approfondire leggi qui: Ciclo mestruale, ora il diario si tiene con le app)

Ci sono dei trattamenti farmacologici per questo disturbo? «Non esistono trattamenti farmacologici specifici ma, se necessario, è possibile introdurre una terapia estroprogestinica», risponde in conclusione il professor Lania.

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