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Oculistica

Occhi rossi: quando rivolgersi all’oculista?

07/06/2022

A volte può capitare di avere gli occhi arrossati, situazione fastidiosa che potrebbe essere accompagnata da bruciore, prurito e dolore. Questo può succedere alla sera, dopo aver trascorso una giornata davanti allo schermo, o in seguito a un trauma o alla presenza di un corpo estraneo all’interno dell’occhio.

In ogni caso, le cause potrebbero essere le più disparate. Alcune, più leggere, altre invece possono rivelare la presenza di malattie più serie.

Quali sono, quindi, le cause degli occhi arrossati? Ne parliamo con il dottor Pietro Rosetta, responsabile di oculistica di Humanitas San Pio X.

 

Occhi rossi: quali sono le cause?

Quando abbiamo gli occhi arrossati, doloranti e che bruciano, potremmo essere davanti a un’allergia, così come a un’infezione da virus, batteri e funghi. In certi casi, potrebbe trattarsi addirittura di uveite, un’infiammazione interna al bulbo oculare (uvea), e che può essere originata da infezione oppure da una reazione autoimmune.

In caso di arrossamenti dovuti a infezioni batteriche e virali – che, tra l’altro, si presentano in modo diverso, anche con muco, fotofobia, dolore e intensa lacrimazione – è necessario rivolgersi all’oculista, in modo che possa proporre la terapia più adeguata a seconda del caso.

Gli occhi arrossati sono più spesso indice di congiuntivite, una delle infiammazioni oculari più comuni. Altrettanto comune, purtroppo, è la tendenza di chi ne soffre a optare per il fai da te, utilizzando rimedi casalinghi (come ad esempio le bustine di camomilla utilizzate per placare l’irritazione, che invece sortiscono l’effetto di occultare i sintomi di qualcosa di ben più grave), ed evitare il consulto specialistico.

In ogni caso, nell’eventualità in cui l’arrossamento sia connesso a dolore, è bene rivolgersi subito all’oculista: gli occhi non “fanno male”, e se lo fanno, potrebbero essere connessi a patologie potenzialmente pericolose per la vista.

 

Occhi arrossati: la visita oculistica

Gli occhi arrossati spesso sono semplicemente causati da stanchezza o notti insonni, o magari da troppe ore trascorse davanti a uno schermo. 

In altri casi possono indicare cheratite, un’infezione della cornea causata da diversi di virus, come l’Herpes simplex, batteri o funghi, ma anche per secchezza oculare o uso scorretto di lenti a contatto, che se non trattata per tempo può portare a gravi conseguenze, fino alla perdita della vista.

La cheratite, se non diagnosticata, e piuttosto scambiata per qualcosa di più leggero, induce chi ne soffre ad assumere colliri “fai da te”. Alcuni di questi prodotti possono addirittura favorire la progressione della patologia con il rischio di sviluppare ulcere o perforazione corneale, e nei casi più favorevoli gravi cicatrici alla cornea. Particolare attenzione alla cheratite dovrebbero mantenerla coloro che portano lenti a contatto, in quanto potrebbero facilmente sviluppare infezioni molto difficili da curare che, nei casi più gravi potrebbero richiedere il trapianto di cornea.

È quindi fondamentale intervenire subito con una visita oculistica per ottenere una diagnosi e un’eventuale terapia specifica: la velocità d’azione potrebbe infatti prevenire danni seri anche permanenti, alla visione.

 

Dolore agli occhi: un sintomo da non sottovalutare

Quando gli occhi fanno male, e il dolore non dipende da motivazioni specifiche come traumi o lesioni, le cause potrebbero essere anche pericolose patologie per la salute degli occhi e per la vista.

Tra le patologie connesse al dolore agli occhi c’è la già citata uveite, che può portare all’insorgenza di cataratta, glaucoma, scompenso corneale e conseguente ipovisione e cecità; oppure il glaucoma, in una sua forma chiamata “ad angolo chiuso”, che insorge improvvisamente con dolore intenso a entrambi gli occhi o a uno solo, spesso associato a nausea, visione sfocata, vomito e aloni attorno alle luci. Tra le persone più a rischio di glaucoma ad angolo chiuso vi sono coloro che hanno genitori o familiari già colpiti dalla stessa malattia.

In ogni caso, coloro che sanno di essere soggetti a rischio dovrebbero sempre fare una visita annuale dall’oculista, anche in assenza di sintomi.

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