Oculistica

Blefarite e occhio secco: la soluzione è la luce pulsata

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A oggi, l’occhio secco rappresenta una delle principali cause di ricorso a visita medica dall’oculista. Le ore passate davanti a pc e smartphone, in aumento costante anche a causa dello smartworking, hanno aggravato questo problema. 

Questa patologia colpisce oltre una persona su quattro; tra le donne, specie se in menopausa, è fino a dieci volte più comune. 

Negli ultimi anni, l’utilizzo della luce pulsata si è affermato come ulteriore opzione terapeutica rispetto alle cure convenzionali. L’innovativo trattamento è disponibile in Humanitas Medical Care Murat

In quali casi può essere utile e quali sono i vantaggi? Approfondiamo l’argomento con il dottor Pietro Rosetta, responsabile di Oculistica Humanitas Pio X e oculista in Humanitas Medical Care. 

Occhio secco: cos’è e quali sono i sintomi

L’occhio secco, detto ocular surface disease (OSD), è una patologia che colpisce l’intera superficie oculare; può essere causata da una ridotta produzione di lacrime o, più spesso, da una loro aumentata evaporazione. Questo caso è legato alla disfunzione delle ghiandole di Meibomio, le ghiandole palpebrali specializzate nella produzione di sostanze lipidiche, fondamentali nel mantenimento della salute e dell’idratazione della superficie oculare. 

I sintomi più comuni di occhio secco sono:

  • prurito;
  • bruciore;
  • sensazione di corpo estraneo;
  • arrossamento;
  • transitori appannamenti visivi;
  • in alcuni casi, eccesso di lacrimazione, che sottende una produzione di lacrime di scarsa qualità.

Da cosa è causato l’occhio secco 

Le cause dell’occhio secco possono essere diverse, come l’età avanzata, interventi chirurgici oculari, il diabete, l’assunzione di determinati farmaci come ad esempio antidepressivi o antistaminici, alterazioni ormonali o le patologie autoimmuni.

Tra le più frequenti troviamo la blefarite, un’infiammazione delle palpebre legata alla proliferazione anomala di batteri, virus o acari, quali il Demodex, che tende a cronicizzare. Questo disturbo si evidenzia con il riscontro di croste tra le ciglia, ispessimento e arrossamento delle palpebre, e alterazioni della superficie oculare.

Un’altra patologia estremamente frequente e correlata alla blefarite è il calazio, un’occlusione acuta delle ghiandole di Meibomio. Spesso confusa con l’orzaiolo, si manifesta con gonfiore settoriale della palpebra, dolore e secrezioni.

Infrarossi e luce pulsata per la diagnosi e la cura  

Di particolare interesse è il trattamento dell’occhio secco pre e post intervento di cataratta: è stato dimostrato come le terapie mirate migliorino l’esito dell’intervento, in termini di comfort ed attendibilità del calcolo del cristallino artificiale.

Per soddisfare le esigenze dei pazienti, sono state sviluppate nuove tecnologie che permettono di diagnosticare e trattare la ocular surface disease in maniera più efficiente.

Oggi è possibile impiegare delle speciali telecamere a infrarossi in grado di analizzare il livello di compromissione delle ghiandole di Meibomio e valutare la qualità del film lacrimale allo stesso tempo. Grazie a queste valutazioni, monitorare l’andamento dell’occhio secco sia a seguito di trattamenti tradizionali che con i nuovi sistemi di luce pulsata risulta più agevole.

In cosa consiste il trattamento con luce pulsata

La luce pulsata si presenta come implementazione delle terapie finora impiegate nel trattamento delle patologie della superficie oculare. Questo trattamento consiste nell’applicazione ripetuta di stimoli termici sulle palpebre, modulati in base al grado di severità della secchezza. 

 

Il calore prodotto consente di stimolare le ghiandole di Meibomio danneggiate: così facendo si potrà riattivare la normale produzione e migliorare la sintomatologia.