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Asma e alimentazione, attenzione a frutta e verdura

01/03/2017

In che modo l’alimentazione può aiutare chi soffre di asma a gestire la malattia? Il consiglio per evitare un peggioramento dei suoi sintomi è quello di seguire un’alimentazione sana e bilanciata che abbia come obiettivo il mantenimento di un peso corporeo nella norma: il sovrappeso è infatti nemico dei pazienti asmatici perché, a sua volta, può peggiorarne la qualità di vita, la risposta alla terapia e la prognosi. Ne parliamo con la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’ospedale Humanitas.

In Italia – ricorda l’Iss, l’Istituto superiore di Sanità – ogni anno circa 9 milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie dovute alla presenza di allergeni nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. I pollini, assieme agli acari, rientrano fra i cosiddetti triggers dell’asma allergico, ovvero quelle sostanze che possono scatenare un attacco di asma. Negli ultimi anni, continua l’Iss, la patologia è in aumento in diversi Paesi, dagli Stati Uniti all’Europa occidentale, dove l’incidenza sarebbe raddoppiata nel giro di una decade. E su questo incremento proprio l’obesità e la sedentarietà, o comunque gli scarsi livelli di attività fisica, potrebbero aver pesato nel definire questa tendenza.

In caso di asma si ha bisogno di una dieta speciale

Il regolare esercizio fisico è uno dei pilastri di uno stile di vita salutare per il paziente asmatico assieme alla corretta alimentazione. Naturalmente l’attività fisica dovrà essere svolta secondo le indicazioni mediche per evitare che si trasformi in un boomerang e peggiori il suo stato di salute. Dieta sana e movimento sono finalizzati al mantenimento del peso corporeo. Attenzione però al consumo di frutta e verdura: «Il paziente allergico asmatico necessita proprio di una dieta speciale», avverte la dottoressa Puggioni. «Il consiglio generale di assumere frutta e verdura non può essere applicato al paziente allergico perché in moltissimi casi chi è sensibilizzato ad allergeni inalanti, dai pollini agli acari della polvere, soffre anche di allergie alimentari che riguardano proprio la frutta e la verdura».

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che l’asma può peggiorare dopo un temporale?)

«In questi casi è quindi fondamentale che si segua un approccio medico scientifico che porti alla diagnosi corretta e, soprattutto, a una prescrizione personalizzata sia della dieta che della terapia farmacologica. Si deve arrivare a una corretta diagnosi delle allergie alimentari e si deve comunicare correttamente al paziente cosa può e cosa non deve mangiare. Bisogna lavorare in sinergia con il paziente stesso, tenendo in considerazione anche il suo gusto e le sue preferenze, e anche con il dietologo per approntare una dieta gestibile con la qualità di vita del paziente stesso.

Le allergie alimentari possono modificarsi nel tempo

«Occorre fornire idee su cosa si può consumare a casa e fuori casa, al ristorante o in mensa, ad esempio, per far sì che la dieta possa essere seguita dal paziente senza costringerlo a completi stravolgimenti. Servono indicazioni chiare semplici e pratiche da applicare nella vita quotidiana, come ricordare al paziente che cuocere gli alimenti può diminuire molto il potere allergenico. Infine bisogna sottoporre il paziente a periodica rivalutazione perché nel corso della vita, e a secondo del tipo di terapia che si effettua, le allergie, in particolare quelle alimentari, possono modificarsi sia per tipo che per sintomi o intensità», conclude la specialista.

(Per approfondire leggi qui: “Asma, il naso chiuso influenza i sintomi della malattia”, vero o falso?)

La dottoressa Puggioni sarà l’ospite della nuova puntata di “Spuntino con…”, l’appuntamento trasmesso in diretta Facebook sulla pagina di Marco Bianchi, lo chef della salute e divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi, e dedicata a dieta e salute. Con Marco Bianchi la specialista parlerà di allergie e alimentazione il 13 marzo alle 10,30.

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