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Botti di Capodanno, attenzione all’udito dei bambini

20/12/2016

Non c’è Capodanno senza il brindisi e i festeggiamenti in strada con i botti. Come accade ogni anno, però, sono sempre troppe le persone, inclusi i bambini, che finiscono al pronto soccorso con traumi e lesioni causate dai botti di Capodanno. Non solo ustioni e lesioni a mani e occhi, ma anche danni alla membrana del timpano o all’orecchio interno di bambini e ragazzi, oltre a quello degli adulti, che sottovalutano i rischi dei botti di Capodanno casalinghi. Per evitare danni all’udito soprattutto dei bambini, senza però precludere i festeggiamenti in famiglia con i botti di Capodanno, è importante prestare attenzione all’utilizzo – dice il dottor Luca Malvezzi, Otorinolaringoiatra e specialista in chirurgia cervico facciale dell’ospedale Humanitas. – Secondo l’American Speech-Language Hearing Association (ASHA), se lo scoppio dei botti di Capodanno avviene a distanza ravvicinata dalla persona, e cioè a circa un metro, aumenta il rischio di danneggiare anche in modo permanente l’udito non solo dei bambini. Perché si determini un danno uditivo non è necessario che l’esposizione ai botti di Capodanno sia prolungata. E’ sufficiente anche un singolo scoppio, che in genere può durare circa tre millisecondi, un tempo di esposizione al rumore rapidissimo, con conseguenze temporanee o risolvibili, nei casi più fortunati, oppure permanenti. Il danno si presenta inizialmente con fischi (acufeni) e ottundimento auricolare. Successivamente, quando il danno si conferma, si traduce in un deficit uditivo prevalentemente sulle frequenze acute; l’acufene può rimanere presente come ospite sgradito dei nostri silenzi per il resto della vita. In generale, quando un singolo scoppio dei botti di Capodanno avviene alla distanza di poco meno di un metro, può produrre un rumore d’intensità uguale o superiore a 150 decibel, paragonabile allo sparo di un’arma da fuoco, al rombo di un motore jet portato alla massima potenza durante il decollo, e ben superiore ai 110 decibel prodotti dai dispositivi per l’ascolto della musica o da un concerto rock. Dunque i botti di Capodanno esplosi a distanza ravvicinata possono sia provocare una lesione sulla membrane del timpano che danneggiare i recettori di senso dell’orecchio interno. Nel primo, se il timpano è lesionato in modo lieve, può anche guarire spontaneamente cicatrizzandosi come una ferita sulla nostra pelle; in alcuni casi è necessario un intervento chirurgico per la ricostruzione del timpano. Se il danno è a carico delle cellule sensoriali è permanente e si traduce in un deficit di percezione di una o più frequenze uditive. Pertanto, al momento del conto alla rovescia, quando tutti sono pronti allo spettacolo di fuochi d’artificio, botti di Capodanno e brindisi, è bene sapere che, soprattutto per bambini e ragazzi, ma anche per gli adulti, alcune piccole precauzioni possono salvare l’udito:

  • leggere le raccomandazioni sulle confezioni di botti di Capodanno. Chiedere conferma delle norme di sicurezza al momento dell’acquisto nei rivenditori autorizzati
  • tenersi a una distanza di sicurezza di almeno 4 metri dal punto di scoppio dei botti: la distanza raccomandata dipende anche dal tipo di botti
  • far indossare cuffie, come quelle che si usano per assistere alle gare automobilistiche, oppure tappi di cera a bambini e ragazzi: lo spettacolo è assicurato mentre si prevengono danni all’udito

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