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Sonno, nonostante il tablet si dorme bene: merito della luce del sole?

03/09/2016

Leggere un e-book, controllare mail e social su tablet e smartphone appena prima di addormentarsi è sconsigliato perché la luce che gli schermi emettono potrebbe interferire con il sonno. Ma basta un pomeriggio d’esposizione alla luce del sole per neutralizzarne gli effetti? È quanto hanno indagato dei ricercatori della Uppsala University (Svezia). 6 ore e mezzo di luce diurna bilancerebbero gli effetti di 2 ore passati davanti allo schermo di un tablet.

Il team ha coinvolto 14 partecipanti divisi poi in due gruppi. A una metà è stato chiesto di leggere per 2 ore, dalle 21 alle 23, un romanzo cartaceo prima di addormentarsi, all’altra, invece, di leggere lo stesso libro su un tablet. Tutti i partecipanti, nel pomeriggio, sono stati esposti per 6,5 ore a una luce costante in laboratorio, equivalente a quella che può filtrare da una finestra in una giornata di sole.

(Per approfondire leggi qui: Smartphone e tablet tolgono il sonno?)

Prima di chiudere gli occhi e al risveglio i ricercatori hanno misurato la concentrazione di melatonina (il cosiddetto “ormone del sonno”) nella saliva. Dopo una settimana sono stati invertiti i due gruppi: chi aveva letto dal tablet ha letto poi su carta e viceversa. Dai dati non è emersa alcuna differenza fra i lettori nelle caratteristiche del sonno o nel livello di melatonina prima di coricarsi.

Lo studio, pubblicato su Sleep Medicine, ha comunque il limite di aver condotto i test su sole 14 persone e di aver valutato gli effetti dell’esposizione alla luce diurna in una sola notte.

La melatonina è l’ormone che aiuta a controllare i cicli di sonno e veglia

Si ritiene che la luce bluastra emessa da tablet e altri dispositivi elettronici disturbi il sonno abbassandone i livelli. Una possibile spiegazione, spiega un ricercatore, è che l’esposizione a luce intensa diurna possa essere in grado di attenuare l’effetto soppressivo sulla melatonina dell’esposizione alla luce di sera. «Si tratta di un’ipotesi. In ogni caso è noto che la luce di smartphone, tablet e Pc può ostacolare un sereno addormentamento», ricorda il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB.

(Per approfondire leggi qui: Tecnologia e sonno, i consigli per dormire bene)

«Se di giorno è importante esporsi alla luce naturale per sincronizzare il nostro orologio biologico e accordare i ritmi circadiani, lo è altrettanto il buio, la sera, e per gli stessi motivi. A partire dalle 21 il nostro organismo comincia a produrre melatonina in assenza di luce. Pertanto il consiglio è di evitare di portare a letto questi dispositivi elettronici. Chi invece vuole farlo è bene, però, che non esageri. E se dovesse accorgersi di non riuscire a prendere sonno o di dormire poco bene, saprebbe a chi dare, probabilmente, la colpa», conclude lo specialista.

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