Stai leggendo Autismo, oggi la giornata Mondiale

Magazine

Autismo, oggi la giornata Mondiale

02/04/2015

Meno di 2 persone su 10 affette da autismo lavorano. L’Onu ha scelto proprio il lavoro come tema per la Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo 2015 che ricorre oggi 2 aprile. Eppure, sottolinea l’organizzazione internazionale, molte ricerche hanno dimostrato come le persone colpite da questo disturbo siano dotate di ottime capacità come una grande attenzione ai dettagli o il ragionamento logico. Gli ostacoli da abbattere per far esplodere questo potenziale sono uno scarso supporto nel collocamento al lavoro di queste persone e una forte discriminazione. Alla luce di queste cause si spiega l’oltre 80% di disoccupati tra le persone affette da questa patologia.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, stime recenti parlano di un prevalenza media di 62 casi di disturbi dello spettro autistico ogni 10mila persone e di un bambino su 160. Identificare un disturbo è difficile prima dei 12 mesi di vita ma è possibile dai due anni. I casi sono in aumento, «sicuramente perché i criteri di diagnosi si sono affinati e hanno fatto emergere diversi casi. Inoltre si è cominciato a porre maggiore attenzione nel comportamento di bambini molto piccoli, anche a un anno. L’identificazione precoce dell’autismo rappresenta una sfida importante poiché apre la possibilità di presa in carico a un’età dove alcuni processi di sviluppo possono essere ancora modificati. Le ricerche che valutano gli effetti di un intervento precoce mostrano che i bambini beneficiari di tali interventi presentano progressi significativi sul piano cognitivo, emotivo e sociale, e che i benefici del trattamento rimangono costanti in seguito». Così la dottoressa Elisabetta Menna, ricercatrice di Humanitas e dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr.

 

Autismo e difficoltà di interazione

I disturbi dello spettro autistico sono un insieme di complessi disturbi dello sviluppo cerebrale; tra questi, l’autismo e la sindrome di Asperger. Sono caratterizzati da difficoltà nell’interazione sociale e nella comunicazione sociale, emotiva e non verbale. Altre caratteristiche sono l’uso stereotipato dei movimenti, del linguaggio o degli oggetti secondo un’eccessiva aderenza a una certa routine e un ristretto o ripetitivo insieme di interessi e attività.

Le cause dell’autismo si muovono tra la genetica e i fattori ambientali. «L’autismo è una patologia complessa con una vasta gamma di sintomi: anche per questo non si può parlare di una sola causa – aggiunge la dottoressa –. L’autismo tra tutte le condizioni neuropsichiatriche è quella con la maggiore componente genetica ed ereditaria; studi sui gemelli omozigoti hanno mostrato una percentuale di ereditarietà molto elevata. Ovviamente rimane uno spazio importante per l’intervento di fattori ambientali, soprattutto attraverso interazioni complesse gene-ambiente e l’epigenetica, ovvero la possibilità di modificare l’espressione dei geni attraverso cambiamenti apportati nell’ambiente (stile di vita, dieta, ecc.). Quest’ultimo aspetto permetterebbe fra l’altro di spiegare gli eventuali benefici apportati da interventi terapeutici e riabilitativi», conclude.

 

Autismo, articoli correlati

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita